Carpenè-Malvolti al Vinitaly con il re-branding del marchio storico

Pubblicato il 12 aprile 2022

Al centro delle attività della storica Cantina al Salone Internazionale dei Vini e dei Distillati, il re-branding che contraddistinguerà con il logo storico tutte le selezioni dell’assortimento.
Nel medesimo contesto, si è tenuto insieme all’Unione Imprese Centenarie Italiane, il simbolico passaggio di testimone tra le Capitali Italiane della Cultura Parma 2020+21 e Procida 2022

Carpenè-Malvolti sceglie la 54° edizione del Vinitaly per presentare il completamento della più importante operazione di re-branding della sua storia e sceglie di farlo coinvolgendo ancora una volta gli Studenti di una istituzione universitaria, onorando nuovamente l’impegno storicamente assuntosi nei confronti delle nuove Generazioni nonché la propria vicinanza al mondo accademico e formativo in generale. Partner dell’evento tenutosi questa mattina allo stand B5 Padiglione 5 del Salone Internazionale dei Vini e dei Distillati, è stato infatti il gruppo di ricerca composto dagli Studenti del Corso di Laurea Magistrale in Trade e Consumer Marketing dell’Università di Parma – coordinati dal Prof. Simone Aiolfi – che ha per l’occasione reinterpretato la rivisitazione del marchio come un ritorno alle origini, asset strategico per l’Impresa.

La ricerca compiuta sul re-branding è solo un passaggio di quello che stamattina ha inteso comunicare la storica Cantina; con la presentazione del restyling del Brandy 15ys in programma per domani, si completa infatti la revisione di tutte le etichette dell’assortimento, che da questo momento in poi recheranno un marchio unico, fortemente significativo e rappresentativo.

“Il restyling del Marchio – spiega Domenico Scimone della Carpenè-Malvolti - si inserisce in un più ampio percorso di ricerca e trova contestualizzazione in un mercato sempre più dinamico, frenetico ed esigente, in cui il Brand stesso – soprattutto quello che evoca una storicità importante – assume connotati sempre più strategici ai fini del posizionamento nei canali dell’HoReCa, della GDO e dei nuovi emergenti; esso deve infatti saper rappresentare l’eccellenza in termini di garanzia qualitativa, di affidabilità e rilevanza storica nonché, a livello comunicativo, deve essere capace di veicolare con una sola, emblematica immagine, tutti gli aspetti valoriali ed immateriali dell’Impresa. La politica intrapresa dalla Carpenè-Malvolti - ha concluso Domenico Scimone - si allinea pienamente ai suindicati assunti, ed è in quest’ottica che sceglie di percorrere la via di una rielaborazione grafica basata su una più moderna interpretazione del logo delle origini per costituire così una sorta di “ancoraggio storico”, nella corrente fase storica così incerta e sospesa a livello nazionale ed internazionale”. 

La reinterpretazione compiuta dagli Studenti sul brand storico ha dunque evidenziato come l’obiettivo primario sia la valorizzazione del passato dell’Impresa e delle sue radici.

“La Carpenè-Malvolti – sottolineano i componenti del gruppo di ricerca – ha scelto di recuperare il marchio storico registrato per la prima volta nel 1868 dal fondatore Antonio Carpenè, e di attualizzarlo stilisticamente affinché possa continuare a rappresentare i valori fondanti che hanno accompagnato l’Impresa nei sui 154 anni di storia. Ma anche per ribadire l’importanza e la forza del legame con il proprio passato, asserendo come la strada finora percorsa sia la base unica ed imprescindibile per proiettare al futuro l’attività d’Impresa”.  

La presentazione del re-branding tuttavia non è stata l’unico evento che ha caratterizzato la giornata odierna allo stand della Carpenè-Malvolti. Attraverso un collegamento con Ignazio Lombardo, studente universitario dell’Università di Parma vincitore della prima edizione del “Premio di Laurea Carpenè-Malvolti”, si è creato un ideale ponte che oltre a sottolineare l’importanza della collaborazione dell’Impresa con l’Ateneo di Parma e dare quindi un segnale di continuità, di fatto introduce anche il passaggio di testimone tra la prima e la seconda edizione del Premio, promosso insieme all’Unione Imprese Centenarie Italiane e dedicato a Lo spazio della memoria come ispirazione immanente: il ruolo delle Imprese Centenarie Italiane”.

Seconda edizione che, come previsto dal bando del premio, seguirà la nuova Capitale Italiana della Cultura 2022, Procida. Ed è proprio tra l’Università di Parma e le Istituzioni di riferimento per Procida, che tale passaggio di testimone si è sostanziato questa mattina alla presenza dell’Assessore al Turismo, Attività produttive e mobilità del Comune di Procida Leonardo Costagliola.

A suggellare la staffetta, il Presidente dell’Unione Imprese Centenarie Italiane Eugenio Alphandery, che ha ribadito l’impegno dell’Associazione nel promuovere tale progetto: “La vocazione culturale dei nostri associati trova conferma anche da questa seconda edizione del Premio di Laurea che vede il contributo di un marchio di eccellenza quale Carpene-Malvolti 1868. Un marchio che ci accompagnerà in una delle tante iniziative promosse dalla Unione in occasione di Procida Capitale Italiana della Cultura 2022”.

Domani sarà la giornata dedicata al Brandy, con la presentazione del restyling del Brandy 15ys Riserva di Famiglia, accompagnata dall’esclusiva degustazione guidata dal giornalista narratore e critico enogastronomico Antonio Paolini e dalla presentazione in anteprima assoluta del libro “Cognac d’Italie” di Valerio Bigano.

Per accedere alle degustazioni di spumanti e distillati ogni giorno dalle 9.30 alle 18, nonché agli eventi in programma allo stand B5 Padiglione 5 della Carpenè-Malvolti, è richiesta l’osservanza delle regole prescritte dall’organizzazione di Vinitaly: Super Green Pass, temperatura corporea non superiore ai 37,5° e mascherina FFP2.

Domenico Scimone, direttore Carpenè-Malvolti, Marco Massetani di UICI, il prof. Simone Aiolfi, il presidente di UICI Eugenio Alphandery, l’Assessore al Turismo, Attività produttive e mobilità del Comune di Procida Leonardo Costagliola, Camilla Nata, giornalista Rai, il sindaco di Conegliano Veneto Fabio Chies e gli studenti dell'Università di Parma.