Nuovo Appuntamento Stellato a “Il Moro” di Monza, ospite lo chef Alessandro Gilmozzi

Pubblicato il 2 dicembre 2022

La cena è promossa  insieme all’Associazione italiana Ambasciatori del Gusto, da sempre impegnata a promuovere la cucina italiana di qualità come patrimonio enogastronomico valorizzando l’intera filiera agroalimentare e il legame con il territorio di appartenenza

Dopo il successo delle scorse serate, il ristorante il Moro di Monza torna ad illuminare la scena enogastronomica cittadina con una nuova cena placée a quattro mani all’insegna della complementarità e della sinergia culinaria. 

Il prossimo appuntamento, in programma il 6 dicembre, si configurerà come parte del ciclo “INSIEME, a cena con gli Ambasciatori del Gusto” e vedrà come ospite lo chef Alessandro Gilmozzi del Ristorante El Molin di Cavalese  (TN), presidente della stessa Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto.

Tra gli ospiti per il nuovo anno, un altro Ambasciatore del Gusto, Enrico Cereadel Ristorante Da Vittorio di Brusaporto (BG) e Edoardo Fumagalli del ristorante Locanda Margon di  Ravina (TN).

I menù delle cene stellate 

6 dicembre : Con Alessandro Gilmozzi del ristorante El Molin di Cavalese   

Maccaron di pasta Felicetti  (Arringa, acero, lavanda e cagliata di latte e fieno) 

(Alessandro Gilmozzi)

Salmone liquirizia yogurt 

(Salvatore e Vincenzo Butticè)

Come una minestra di funghi 

(Alessandro Gilmozzi )

Riccio di mare e brodo di gallina 

(Salvatore e Vincenzo Butticè)

Riso carnaroli di riso buono, alla cenere di pigna di cirmolo fermentata 

(Alessandro Gilmozzi)

Triglia erbette e just di vitello 

(Salvatore e Vincenzo Butticè)

Era la cassata 

(Salvatore e Vincenzo Butticè)
Beverage: 
Acqua Lauretana naturale

Vini: 

Metodo classico brut ( Carricante) delle cantine Planeta

Cometa (Fiano) delle cantine Planeta

Unterebner (Pinot grigio) delle cantine Tramin Kellerei

Roen (Gewurztraminer) delle cantine Tramin Kellerei

Prezzo complessivo, degustazione compresa, 130 euro p.p 

Il Moro 
Il savoir-faire e il gusto per l’accoglienza di una famiglia siciliana coesa come quella dei fratelli Butticè che, dal 1996, propone una cucina gourmet di chiara vocazione siciliana con il ristorante Il Moro. Salvatore Butticè che, dopo un carriera in sala, oggi è lo chef del ristorante insieme a Vincenzo Butticè, general manager di tutti i progetti della famiglia e Antonella Butticè, sommelier de Il Moro.

Un’atmosfera elegante e contemporanea e un savoir faire da Grandes Tables quello del Moro, in cui interni si arricchiscono della presenza di arti figurative contemporanee e di elementi dell’artigianalità ceramista siciliana. Le poltrone, di design contemporaneo, completano la tavola in radica di noce nazionale in modo da rendere l’esperienza unica, comoda ed avvolgente. In carta una commistione tra la terra d’origine e il territorio che li ha accolti: tra Sicilia e Lombardia.

Il Menu de Il Moro
“Viaggio in Sicilia” racconta l’essenza della territorialità siciliana in un menu da 8 portate (a 85 euro) che crea un connubio tra i prodotti con cui i fratelli Butticè sono cresciuti, come la mandorla di Raffadali, le prugne nere di Sicilia, il pomodoro alla carrettiera , il suino dei Nebrodi, fino alla scoperta di nuovi piccoli produttori di nicchia che hanno iniziato a coltivare mango e curcuma in Trinacria.

Il pane viene realizzato due volte al giorno in casa usando solo antichi grani siciliani che necessitano circa 36 ore di lievitazione con la tecnica del lievito madre. Ma nell’esperienza de Il Moro si mescolano anche tanti piccoli produttori che la famiglia Butticè ha conosciuto e apprezzato dal 1996, quando hanno aperto il locale e che sono il fil rouge della loro storia familiare, dalla natia Sicilia alla Lombardia che li ha accolti ed è ora la loro casa. Tra i piatti signature: Ostrica e mandorla di Raffadali (un assoluto di mandorla); il Polpo Imbufalito; i Bottoni con ragusano, pomodoro alla carrettiera e mitili; i Paccheri Senatore Cappelli, pistacchio di Raffadali e gamberi di Marzara.

La carta dei vini racconta i terroir delle regione più vicine alla filosofia del ristorante, Sicilia e Lombardia, in una ricerca verso tante piccole realtà con cui costruire un’ottima qualità prezzo per 450 etichette.