Premi internazionali per il Soave

Pubblicato il 18 dicembre 2018

Da Wine Spectator a Decanter, le più importanti riviste mondiali premiano il Soave tra i top cento al mondo. Intanto la Comunità Europea formalizza gli accordi commerciali col Giappone, includendo il Soave tra le 48 denominazioni protette. Tutela anche in Messico e Stati Uniti

Comunicato Stampa n°28/2018 del Consorzio per la tutela vini Soave e Recioto di Soave

Un Soave proiettato al mercato estero e sempre tra i top dei vini mondiali. Questo il risultato che esce dall’analisi fatta dall’osservatorio economico del Consorzio che a fine di un 2018 di grandi successi (dall’introduzione dei cru al recente riconoscimento a Patrimonio Agricolo di rilevanza mondiale GIAHS-FAO) chiude con importanti riconoscimenti da parte delle riviste più importanti del settore:

Cantina Di Soave è stata premiata come miglior produttore dell’anno per IWSC, uno dei più importanti concorsi internazionali, durante una spettacolare cerimonia a Londra per la sua capacità di di utilizzare al meglio le conoscenze tecnologiche per approfondire la competenza in vigna e ottenere vini di altissima qualità .

Wine S pectator, la più influente rivista americana, inserisce il Soave Classico Otto 201 6 di Prà tra i top 100, mentre Il Soave 2017 de La Capuccina è tra i 100 top values. I l Soave Classico Contrada Salvarenza 2014 di Gini è invece tra i migliori vini dell’anno per la rivista inglese Decanter .

Continua sul fronte della tutela del marchio Soave il lavoro del Consorzio, in ottica di internazionalizzazione e accompagnamento delle aziende sul mercato estero.

Arriva da Bruxelles il recente accordo di scambio internazionale tra Unione Europea e Giappone, che vede il Soave tra le 48 denominazioni italiane tutelate e che quindi beneficeranno della rimozione totale di dazi di importazione, favorendo l’interazione commerciale tra i due paesi. Nel corso dell’anno sono stati inoltri ratificati i trattati per la tutela reciproca delle denominazioni tra Unione Europea e Messico, dove il Soave è rientrato e inoltre il nome Soave è stato definitivamente registrato anche negli Stati Uniti.

«Il Soave per la sua reputazione, capacità di differenziazione dei mercati e l’alta qualità sempre mantenuta costante nonostante annate difficili come la 2017 attualmente in vendita – spiega Sandro Gini, presidente del Consorzio Tutela – dà garanzia ai mercati mondiali che continuano a sceglierlo e a premiarlo. Il lavoro del Consorzio e dei singoli produttori è quanto mai evidente in questi momenti, e continueremo in questa direzione»

Per il 2019 continueranno i progetti di promozione, con campagne mirate in Giappone (Soave By the Glass), Inghilterra (Summer of Soave) e Stati Uniti (Volcanic Wines Conference). Il Soave sarà inoltre presente alle maggiori fiere di settore (Prowein, Vinitaly e Wine Paris) e si stanno progettando diversi incoming di buyer per incontri b2b con le aziende.