Premio Internazionale Brunello di Montalcino Case Basse Soldera 2012

Pubblicato il 2 maggio 2013

Edizione 2012 per giovani ricercatori

Il Brunello di Montalcino è sicuramente fra le docg italiane più conosciute e apprezzate, in campo nazionale e internazionale: così presentato, si potrebbe presumere che sia un vino perfetto, in realtà la perfezione non esiste per nessun vino al mondo, anche se agli apici attuali della notorietà commerciale.

Esistono, di conseguenza, sempre margini di miglioramento, nel tentativo di offrire l’eccellenza ai consumatori, approfondendo studi relativi a caratteristiche chimico-fisiche o sensoriali dei vini, partendo dalla viticoltura e dalle pratiche di cantina. Inoltre, ogni viticoltore deve affrontare i temi dell’efficienza gestionale, della competizione commerciale, della conquista di nuovi mercati e così via. Questi nuovi e progressivi traguardi non si possono raggiungere senza la ricerca e solo secondo un orientamento di valorizzazione della Natura. Ciò vale per tutti i prodotti e, pertanto, anche per il Brunello di Montalcino. Partendo proprio da queste basi di ragionamento, il “Premio Brunello di Montalcino Case Basse Soldera 2012” ha voluto attirare l’attenzione di tutti i ricercatori del mondo su questo grande vino di terroir, indirizzando uno stimolo e un piccolo aiuto ai giovani ricercatori. Il Premio Internazionale per la Ricerca dedicata al Brunello di Montalcino, indetto da Gianfranco Soldera, alla sua terza edizione, vede nel comitato d’onore il Prof. Luigi Bavaresco (Conegliano Veneto), il Prof. Giorgio Calabrese (Asti), il Prof. Giampiero Maracchi (Firenze), il Dr. Roberto Salvioni (Montalcino) e il dr. Bruno Socillo (Roma). Le tematiche di ricerca oggetto del premio possono riferirsi alla
viticoltura, alla sua meccanizzazione e difesa, all’enologia, alla microbiologia enologica, al marketing, ai mercati, alla legislazione, ai rapporti vino e salute e a ogni altra ricerca, sempre con riferimento al Brunello di Montalcino.
La commissione giudicatrice, nominata dall’azienda agricola Case Basse Soldera, è composta dai seguenti docenti universitari: Mario Fregoni, Presidente del Premio e Presidente onorario dell’OIV; Fausto Cantarelli, Presidente dell’Accademia Alimentare Italiana; Mauro Cresti, professore ordinario di Botanica – Siena; Giancarlo Spezia, esperto di meccanizzazione viticola; Massimo Vincenzini, ordinario di Microbiologia – Firenze. Col patrocinio della Camera dei Deputati e il riconoscimento della Presidenza della Repubblica, il 20 febbraio 2013 si è tenuta a Palazzo Montecitorio la cerimonia di consegna dei diplomi. Nell’introduzione è stato ricordato il recente, crudele evento doloso occorso a Case Basse, che ha causato la perdita di 626 ettolitri di vino atto a divenire Brunello di sei annate in invecchiamento, dal 2007 al 2012 e ribadita la volontà della famiglia Soldera – più intensa che nel passato – di continuare, anche grazie alla forza della straordinaria solidarietà ricevuta da tutto il mondo, ad accudire e valorizzare la propria terra, il giardino, le vigne, i vini, seguendo i principi di sempre.
Il Prof. Mario Fregoni si è soffermato sul significato e la rilevanza del Premio Soldera per i giovani ricercatori, introducendo i candidati, che hanno quindi presentato i relativi studi: Dr. Jacopo Bigliazzi, Dr. Federico Ciacci, D.ssa Valeria Contartese, Dr Salvatore Filippo Di Gennaro, D.ssa Paola Furlan, D.ssa Costanza Lari, Dr. Mario Pagano, Dr. Yuri Romboli, D.ssa Manuela Violoni. È stato poi dato spazio al dibattito sul tema della ricerca in Italia e sui lavori presentati, con interventi da parte dei membri della Commissione giudicatrice, del Comitato d’Onore e del numeroso pubblico. La cerimonia di consegna dei Premi del concorso è iniziata con la lettura del messaggio del Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, a nome del Capo dello Stato Onorevole Giorgio Napolitano, che ha manifestato il suo apprezzamento per il Premio riservato ai giovani ricercatori, conferendo due medaglie celebrative assegnate ai vincitori ex aequo: la D.ssa Paola Furlan (CRA – ABP Centro di Ricerca per l’Agrobiologia e la Pedologia – Firenze) per la ricerca dal titolo “Strategia di difesa fitosanitaria e sostenibilità nel terroir di Montalcino: qualità e convenienza” e il Dr. Salvatore Filippo Di Gennaro (Institute of Biometeorology – IBIMET National Research Council – CNR Firenze) per la ricerca dal titolo “Telerilevamento da drone in supporto alla valutazione dell’impatto dell’esposizione del grappolo sulla componente antocianica delle uve in diverse aree di vigoria a Montalcino”. I vincitori hanno anche ricevuto i “diplomi di primo premio ex aequo”, mentre agli altri candidati sono andati i “diplomi per merito scientifico”.

Michele Dreassi