Ripartenza in Toscana. Viaggi in detrazione fiscale: una cura per l’enoturismo e l’Italia dei piccoli Comuni

Pubblicato il 21 aprile 2020

Viaggi in detrazione fiscale. Una cura per l’enoturismo  e l’Italia dei piccoli Comuni.
La proposta dei sindaci delle 430 Città del Vino. Lanciata anche l’iniziativa #iobevoitaliano.

Mentre si valutano le modalità di ripartenza economica e sociale e si fanno ipotesi sulle prossime vacanze estive, se le faremo, dai sindaci delle Città del Vino arriva una proposta per riaprire i territori e far ripartire anche l’enoturismo, appena possibile.
L’Associazione Nazionale propone la detraibilità fiscale delle spese per i viaggi degli italiani nel Paese, alla stregua di quanto accade con le spese mediche e sanitarie. Non appena sarà possibile e nel rispetto delle misure di distanziamento sociale previste – sottolinea Città del Vino – il desiderio di muoversi, viaggiare e riavvicinarsi alla “normalità” si diffonderà velocemente; si spera, già in estate, di fare una vacanza diversa nei nostri tanti e differenti territori.

“Attendiamo le decisioni del governo per riorganizzare la vita sociale, i servizi, le attività e la riapertura dei nostri territori all’enoturismo, nel rispetto delle misure di tutela della salute pubblica – premette il presidente di Città del Vino, Floriano Zambon -. Nell’ottica del rilancio crediamo che poter detrarre fiscalmente le spese di viaggio e soggiorno, debitamente documentate, così come facciamo per le spese mediche incentiverebbe l’enoturismo e darebbe un contributo importante di solidarietà economica alla filiera e alle economie dei territori. Il provvedimento dovrebbe affiancare le iniziative del Governo per sostenere l’economia e le imprese. Il made in Italy – conclude Zambon – va tutelato prima che sia troppo tardi: l’agricoltura e il turismo sono due dei tanti pilastri dell’identità, del benessere e della bellezza italiana”.

#iobevoitaliano
È questo il messaggio che Città del Vino lancia sul web a sostegno delle aziende vitivinicole, custodi dei nostri territori enoturistici, che a causa dell’emergenza provocata dal covid-19 stanno vivendo una forte crisi economica e finanziaria, dovuta al ridimensionamento e alla riorganizzazione delle vendite e alla chiusura dei ristoranti e della filiera dell’accoglienza.

L’invito a diffondere il messaggio #iobevoitaliano, nel rispetto del consumo moderato e consapevole, va a sostegno delle aziende vitivinicole e del loro importante contributo indiretto al mantenimento dei paesaggi italiani del vino. A questo invito si aggiunge, come stanno facendo anche altri Comuni, la campagna #iobevoirpino lanciata dagli Ambasciatori delle Città del Vino dell’Irpinia, in provincia di Avellino.

Seguendo le disposizioni delle autorità sanitarie dobbiamo restare a casa ancora per qualche settimana, ma anche tra le mura domestiche possiamo godere di un buon vino italiano Doc e Docg e magari comprare più vino dei nostri territori da piccole e medie cantine di qualità che in questo momento hanno bisogno di un aiuto concreto; aziende vitivinicole che molto spesso offrono accoglienza enoturistica, quindi doppiamente penalizzate dalla crisi legata all’emergenza sanitaria.