Si preannunciano ottimi i vini della 100ª vendemmia del Podere Selva Capuzza

Pubblicato il 23 gennaio 2018

Il Podere Selva Capuzza è un’azienda vinicola a sud del lago di Garda, adagiata su una collinetta (cappuccio appunto come suggerisce il nome) dalla posizione fortunata, dove le uve maturano perfettamente grazie alla ventilazione e all’esposizione ottimale.

Luca Formentini, a capo dell’azienda, coltiva qui con grande cura, dedizione ed entusiasmo solo vitigni autoctoni, per dare modo ai terreni di queste zone di esprimere al meglio il loro potenziale. L’impegno della famiglia Formentini è sempre stato di preservare i sapori di queste terre, e continuano a farlo da un secolo: infatti nel 2017 ha avuto luogo la loro centesima vendemmia, dopo un’estate calda e asciutta, e i vini si preannunciano qualitativamente ottimi.

L’uva ha potuto beneficiare di una maturazione estremamente sana, con una bassissima pressione di attacchi parassitari, cosa che ha consentito di proseguire sulla strada dei minimi interventi in vigna. Il Chiaretto San Donino, prodotto da un uvaggio di groppello, marzemino e barbera, è il primo vino della centesima vendemmia ad uscire dalla cantina, con carattere spiccato ma delicato e da uno splendido colore rosato. Seguiranno nei prossimi mesi l’uscita del Lugana San Vigilio e appena prima dell’estate anche del Campo del Soglio, vino ottenuto da uve Tuchì in purezza, ovvero il vecchio Tocai. Questo vino rientra nella DOC San Martino della Battaglia, una delle più piccole doc d’Italia: il vino è minerale e sapido, fresco ed erbaceo, adatto ad un affinamento in bottiglia anche di dieci anni. Dalle uve Tuchì viene prodotto anche un peculiare vino passito, dall’ottimo equilibrio tra dolcezza e acidità, mai stucchevole, che si abbina perfettamente a formaggi stagionati o erborinati.

Per le riserve di Lugana Menasasso e di rosso Madèr della centesima vendemmia si dovrà aspettare ancora un paio di anni, mentre al momento si possono gustare le annate 2013 e 2014, magari nell’agriturismo all’interno dell’azienda, dove i vini vengono accompagnati da piatti della cucina locale che cambiano a seconda della stagionalità.

C’è fermento, eccitazione e orgoglio in Selva Capuzza per questa tappa importante nella vita dell’azienda, un momento significativo in cui si rinnovano i valori a cui la famiglia Formentini si è dedicata per ben cento anni: un secolo di impegno nel proteggere il patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico di queste terre.