Tenuta Argentiera: l’eleganza secolare di un territorio diventa vino

Pubblicato il 22 aprile 2020

Tenuta Argentiera: quando l’eleganza secolare di un territorio diventa vino. Lo sguardo internazionale della proprietà e una squadra di affermati professionisti ad abitare un luogo sospeso tra cielo e terra.

Siamo nel cuore della piccola e prestigiosa Doc Bolgheri, un terroir vocato ai grandi vini rossi, nell’area stessa dei celebri Super Tuscan. Tenuta Argentiera si trova allo zenit meridionale, sulle alture di Donoratico, dove la grande bellezza dei vigneti si affaccia sull’orizzonte del mare dell’Arcipelago toscano. Nata nel 1999 per volontà della famiglia Fratini, imprenditori fiorentini, quale parte della storica Tenuta di Donoratico. Appartenuta alla potente famiglia dei Serristori e, prima ancora, area mineraria etrusca dove si estraeva l’argento da cui discende il nome della Tenuta, l’azienda rappresenta oggi, con i suoi 20 anni di vita, la modernasintesi della visione enologica di una delle più pregiate aree vinicole d’Europa.

Sono 80 gli ettari di vigneti di proprietà, tutti compresi nella Bolgheri DOC, unica denominazione toscana racchiusa in un solo comune: Castagneto Carducci, sintesi di fascino e autenticità italiana.

Un luogo sospeso tra cielo e terra dove le viti custodiscono la luce riflessa del mare e il vino ne respira la brezza.

«Fare grandi vini è un coinvolgente e costante lavoro di squadra: la natura da sola non basterebbe», così Stanislau Turnauer, passaporto austriaco ma cuore italiano, anzi toscano, a guida di Argentiera dal 2016, sintetizza la sua visione evolutiva, il suo sguardo internazionale racchiuso nella capacità di tradurre in vino i frutti della natura grazie a ricerca, cura, innovazione, armonia e spirito di condivisione che nasce dal confronto necessario, da idee differenti, convergenti in un processo decisionale di gruppo.

Un lavoro di squadra
Un gruppo di professionisti a costituire uno staff di uomini e donne profondamente legati al territorio, di riconosciuta capacità professionale, passione e competenza maturata in anni di lavoro a stretto contatto con le migliori e riconosciute realtà vitivinicole nazionali. L’expertise territoriale di Federico Zileri Dal Verme, iniziatore del progetto e oggi CEO di Argentiera, è stata nel tempo affiancata da professionalità che hanno portato competenze importanti, come quella dell’enologo Nicolò Carrara da dieci anni a guida della cantina, in continuità alla filosofia di Stephane Derenoncourt considerato interprete dello stile bordolese che a Bolgheri ha trovato il suo habitat più pregiato e unanimemente riconosciuto. Accanto a loro ha fatto l’ingresso in azienda, nel 2019, Leonardo Raspini nel ruolo di direttore generale, agronomo e profondo conoscitore del territorio.

«Per realizzare un grande vino l’obiettivo primario è quello di esaltare, integrandole e racchiudendole in una bottiglia, tutte le straordinarie caratteristiche della zona: dalla diversità dei terreni al microclima, dalla forza vibrante della macchia mediterranea al soffiare fresco e gentile del mare» - racconta Stanislaus, a conferma che tradizione e tecnologia possono e devono coesistere.

Connubio perfetto tra mare e vigna
Il progetto di Tenuta nasce, sin dall’inizio, per sviluppare un’armonica integrazione del territorio con il paesaggio, con vigneti ricavati da antichi pascoli, dove l’opera dell’uomo agisce per valorizzare e privilegiare, non prevaricare, la natura e la bellezza dei luoghi.

La Tenuta è la più prossima al litorale tirrenico e contemporaneamente quella che raggiunge la massima altitudine di tutto il territorio Bolgherese, arrivando a 200 metri sopra il livello del mare: una duplicità che la rende differente da tutte le altre. La fortunata esposizione tra Sud e Sud-Ovest dell’anfiteatro di vigne, favorisce un microclima ottimale, unico per l’area di Bolgheri: mitigato dalla costante ventilazione e da un’importante escursione termica tra giorno e notte.

Vigneti e Vini
Tenuta Argentiera gestisce vigneti vocati a Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot, Petit Verdot, Vermentino e Syrah. Le varietà trovano nella zona di Poggio - 25 ettari-, la più vicina all’Aurelia, con le sue sabbie rosse di Donoratico – ricche di materiali ferrosi – un ambiente che si adatta perfettamente alle esigenze delle classiche varietà bolgheresi, oltre che al Vermentino.

Nella zona di Villa - 15 ettari – il terreno assume un aspetto di transizione: l’argilla e il limo aumentano dando al Merlot e al Petit Verdot l’opportunità di una maturità equilibrata.

E infine la parte alta, l’altopiano de I Pianali (40 ettari suddivisi in Argentiera, Ginestre e Pianali), dove i terreni calcareo-argillosi e ricchi di scheletro ospitano i vigneti dedicati al Cabernet Sauvignon, al Cabernet Franc e ai Merlot più espressivi. Qui, dalla selezione de I Pianali, nasce l’Argentiera DOC Bolgheri Superiore, una delle massime espressioni della Tenuta e dell’area bolgherese tutta.

Un unicum a parte è costituito da una parcella di un ettaro, poco lontano dalle colline della frazione di Donoratico, a 120 m. s.l.m., coltivata a Cabernet Franc, che abbraccia l’intera superficie apicale del colle, a girapoggio, assumendo l’iconica forma a raggiera di un Ventaglio: è lui il primo single vineyard della Tenuta che ne esprime l’apice produttivo per posizione, caratteristiche pedoclimatiche e qualità delle uve.

Camminando in vigna si osservano differenze durante tutta la stagione di crescita del vigneto, questo si ritrova anche nell’assaggio degli acini durante il periodo di maturazione; differenze che determinano diverse qualità e quindi anche diversi approcci di vinificazione per ciascuna microzona. Si selezionano le parcelle di vigneto con maturazione omogenea e vengono vendemmiate separatamente, come un puzzle: circa 45 parcelle differenti che ogni anno portano con sé caratteristiche l’una diversa dall’altra.

Grazie alle particolarità uniche del terroir di Tenuta Argentiera i suoi vini si distinguono per una forte personalità ed identità, esprimendo una grande eleganza, freschezza e finezza. I notevoli sentori di mineralità e sapidità sono in armonia con i morbidi tannini e gli intensi aromi, portando ad un finale decisamente vellutato.

Oggi le bottiglie prodotte sono distribuite in tutto il Mondo, in oltre 50 paesi.