Vino Nobile di Montepulciano: per Forbes è tra i territori del vino da non perdere

Pubblicato il 10 settembre 2018

La famosa rivista di finanza celebra la città del Vino Nobile tra le prime sei al mondo da visitare al mondo

Forbes: Montepulciano al primo posto delle mete internazionali del vino

Un articolo scritto dalla giornalista Catherine Sabino racconta di sei territori del vino nel mondo da non perdere, Montepulciano è al primo posto. Il presidente del Consorzio, Piero Di Betto: «Un riconoscimento che valorizza il lavoro di una intera città e di tutti coloro che con rispetto per il territorio la rendono unica»

“Oltre ad essere la città di origine di uno dei vini più leggendari d’Italia, Montepulciano ha la particolarità di sembrare un set cinematografico oltre a essere una perfetta città toscana”. Comincia così l’articolo pubblicato da Forbes, la rivista di finanza con sede a New York più famosa al mondo, in cui la giornalista che lo ha redatto, Catherine Sabino, racconta di sei città del vino in Europa da non perdere. Quella del Vino Nobile di Montepulciano è al primo posto (seguita da Montalcino e da Saint – Emilion in Francia) proprio per le sue caratteristiche di eccellenza tra prodotto vino e paesaggio architettonico. “Percorrete le strade chiuse al traffico di Montepulciano e godetevi le splendide viste sulla campagna toscana prima di addentrarvi in una delle cantine della città per assaporare l’orgoglio della città natale, il Vino Nobile di Montepulicano (Thomas Jefferson lo descriveva come “il suo vino preferito”), un rosso strutturato prodotto in gran parte con l’uva di Sangiovese coltivata nei vigneti circostanti”. Nell’articolo vengono citati anche i set di numerosi film internazionali, tra cui Il Paziente Inglese, New Moon, Under the Tuscan Sun, film citati ai quali se ne aggiungono altre decine.

«Questo articolo ci rende sicuramente fieri e orgogliosi da poliziani e da produttori perché rappresenta l’ennesima riprova che il lavoro che abbiamo fatto in questi anni è stato giusto – spiega il presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Piero Di Betto – nell’articolo si legge del rispetto per il territorio e per le sue bellezze architettoniche, lo stesso che come Consorzio abbiamo intrapreso in un percorso ventennale che ha contribuito e non poco al recupero di tante parti storiche della città, oltre a considerare il lavoro di tutela per il paesaggio apportato ogni giorno dai nostri produttori». Una bella notizia alla vigilia di un nuovo viaggio di promozione che vedrà impegnato il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano proprio negli Stati Uniti, a New York e Las Vegas, a ottobre prossimo.

Il patrimonio “Nobile” che piace a Forbes. Cinquecento milioni di euro circa. E’ questa la cifra che quantifica il Vino Nobile di Montepulciano tra valori patrimoniali, fatturato e produzione. Nello specifico in oltre 200 milioni di euro è stimato il valore patrimoniale delle aziende agricole che producono Vino Nobile, 150 milioni circa il valore patrimoniale dei vigneti (in media un ettaro vitato costa sui 150 mila euro) e 65 milioni di euro è valore medio annuo della produzione vitivinicola, senza contare che circa il 70% dell’economia locale è indotto diretto del vino. Una cifra importante per un territorio nel quale su 16.500 ettari di superficie comunale, circa 2.000 ettari sono vitati, ovvero il 16% circa del paesaggio comunale è caratterizzato dalla vite. Di questi 1.250 sono gli ettari iscritti a Vino Nobile di Montepulciano Docg, mentre circa 400 gli ettari iscritti a Rosso di Montepulciano Doc. A coltivare questi vigneti oltre 250 viticoltori (sono circa 90 gli imbottigliatori in tutto dei quali 76 associati al Consorzio dei produttori). Oltre mille i dipendenti fissi impiegati dal settore vino a Montepulciano, ai quali se ne aggiungono altrettanti stagionali. Nel 2017 sono state immessi nel mercato circa 7 milioni di bottiglie di Vino Nobile e circa 2,8 milioni di Rosso di Montepulciano Doc (in crescita del 10 per cento rispetto al precedente anno).

Il mercato. Conformemente alla tendenza degli ultimi anni, anche il 2017 si conferma anno dell’export con una quota destinata all’estero pari al 78 per cento di prodotto, mentre il restante 22% viene commercializzato in Italia. Per quanto riguarda il mercato nazionale le principali vendite sono registrate in Toscana per il 48%, dato al quale si aggiunge il 17 per cento delle vendite al Centro. Al Nord è stato venduto il 14% del totale, mentre continua la sua crescita (nel 2017 del 2%) toccando quota 20 per cento la vendita diretta in azienda. Per quanto riguarda l’estero si assiste a una torta divisa a metà tra Europa e paesi extra Ue. La Germania si conferma il primo mercato del Nobile con il 44,5 per cento della quota esportazioni. Il secondo Paese di riferimento è quello degli Stati Uniti che segnano ancora una crescita rispetto al precedente anno arrivando nel 2017 arrivando a rappresentare il 21,5 per cento dell’export del Nobile. Successo anche per i mercati asiatici ed extra Ue con oltre il 7 per cento delle esportazioni. Il Vino Nobile è apprezzato anche in Svizzera dove raggiunge il 16 per cento.

Questo il link all’articolo di Forbes: https://www.forbes.com/sites/catherinesabino/2018/08/30/why-you-should-check-out-these-6-awesome-italian-and-french-wine-towns/#b70b4eb3d872