Zeni1870, una storia di famiglia

Pubblicato il 8 ottobre 2021

E’ la famiglia il valore e il perno a cui ruota attorno il successo di Zeni1870. Figli, nipoti e pronipoti che fin dalla tenera età hanno potuto respirare il profumo unico del vino che matura in cantina, innamorandosene perdutamente.

Oggi presente e passato, tradizione e innovazione, si fondono armonicamente assieme e sono gli elementi alla base dell’indiscussa affermazione di Zeni1870.

Fausto, Elena e Federica, eredi di ultima generazione, sono il cuore pulsante dell’azienda.

Nati e cresciuti nella cultura del vino, hanno saputo cogliere lo spirito e i valori della cantina, portandoli con successo nell’era contemporanea. Oggi i loro vini si trovano sulle tavole dei migliori ristoranti al mondo, conquistano l’animo di consumatori esigenti e inanellano prestigiosi riconoscimenti internazionali.

Le singole specializzazioni complementari dei fratelli Zeni rendono forte e funzionale il meccanismo dirigenziale della Cantina: Fausto, esperto enologo e agronomo, è affiancato dalle sorelle Elena e Federica, specializzate nel settore vendite, accoglienza ed enoturismo, mentre mamma Mariarosa è autentica colonna che sostiene il valore dell’attuale famiglia Zeni.

 

 

Nino Zeni

Gaetano Zeni – da tutti conosciuto come ‘Nino’ e padre di Fausto, Elena e Federica  – è stato il vero innovatore della cantina.

Fu infatti Nino a decidere, negli anni ’50, di spostare la produzione dalla struttura situata nel centro storico di Bardolino alla più ampia e funzionale cantina sulle colline appena soprastanti il paese, con una splendida vista del Lago di Garda.

Qui decise di fondare anche il rinomato Museo del Vino, per promuovere la cultura e l’importanza storica e sociale di questo nobile prodotto.

Terroir e vinificazioni monovitigno rappresentarono un’altra avanguardia per quegli anni, convinto fin da allora che il vino non si faceva in cantina ma in vigna.

Non mancò poi di portare novità anche sulle tipologie dei vini, tuttora proposti dalla cantina: il Cruino e il Costalago, frutto di una sua meticolosa ricerca, capace di regalare sensazioni ed equilibri oggi apprezzati in tutto il mondo.

Dal 1870 a Nino Zeni

La storia della Cantina Zeni inizia nel 1870 con Bartolomeo Zeni, pittore per passione ma carrettiere di mestiere: commercializza  pesce, olio e vino nei paesi rivieraschi del Garda. Il vino lo affascina più di tutti tanto che il figlio Gaetano ne continua l’attività interessandosi anche alla mediazione.

Grazie a Francesco, primo figlio maschio di Gaetano e padre di 7 figli, la generazione della Famiglia Zeni porta avanti, oltre al nome, anche la passione per il lavoro agricolo. Ma è soprattutto grazie ai fratelli Faustino ed Ernesto che la tradizione produttiva trova terreno fertile per il suo futuro sviluppo commerciale. Faustino, amante della natura e del lavoro della terra, si dedica alla cura della vigna, mentre Ernesto, l’anima commerciale, si occupa di vinificare il vino nella piccola cantina in via Garibaldi 16, nell’antico borgo di Bardolino.

Complice una rapida espansione del mercato, soprattutto estero, Gaetano, detto Nino, assieme allo zio Ernesto, manifesta la volontà di rivoluzionare la filosofia aziendale: vinificazioni separate per uve provenienti da diverse zone produttive, attenzione ai diversi terroir, tipologia di allevamento delle vigne, età delle viti, diventano da quel momento in poi i nuovi riferimenti produttivi.

Da qui inizia “l’era Nino Zeni” portata avanti con successo oggi dalla moglie e dai tre figli.