10 – 11 luglio: Monteverro protagonista di VinoVip Cortina

Pubblicato il 1 luglio 2022

La realtà enoica di Capalbio partecipa alla tredicesima edizione dell’evento di Civiltà del Bere che riunisce a Cortina d’Ampezzo i grandi nomi dell’enologia e i produttori emergenti

La Cantina gioiello di Capalbio – una cinquantina di ettari dolcemente adagiati sulle colline della Maremma del sud, 6 etichette, una filosofia che parla il linguaggio della sostenibilità, del biologico e dell’attenzione incondizionata per il lavoro in vigna e in cantina – attraversa l’Italia verso nord, direzione Cortina D’Ampezzo.

Qui – nel cuore delle Dolomiti venete dalla bellezza mozzafiato riconosciuta come Patrimonio Naturale dell’Umanità, in un’ampia valle circondata da alte vette – Monteverro sarà protagonista, insieme a una sessantina di aziende, di VinoVip Cortina, biennale firmata dalla rivista Civiltà del bere con il patrocinio del Comune di Cortina d’Ampezzo e il contributo di Agenzia ICE, che debutta negli anni pari, dopo lo stop forzato nel 2020 e 2021.

La Cantina bissa la presenza del 2019 e torna a conquistarsi un posto al sole in questo summit dedicato alle eccellenze vinicole giunto alla sua XIII Edizione: una due giorni intensa, fatta di degustazioni, incontri, seminari ad alta quota, un vero e proprio crocevia di confronto e conoscenza tra produttori e professionisti, collezionisti e appassionati che potranno degustare oltre 170 vini e distillati.

La Maremma autentica di Monteverro si farà conoscere agli appassionati attraverso i suoi vini, tre etichette che raccontano tre anime differenti.  Lo Chardonnay di Monteverro 2019, elegante e raffinato è un vero cavallo di razza della cantina, un vino che spicca per l’unicità dei suoi profumi, la grazia delle sue sfumature olfattive, la preziosità delle sue nuance oro brillante con note argentee che esalta l’estetica nel bicchiere. È un vino che porta il mare ad alta quota con quelle sue delicate note di agrumi, limoni di Amalfi e fiori di limone, anice stellato, pera, erbe officinali, rotondo e vivace, con tocchi di pompelmo, pesca bianca che indugia su fico fresco e fiori bianchi.

Il pubblico della regina delle Dolomiti potrà confrontarsi anche con l’autorevole rosso della cantina, un gran Cru Maremmano: il Monteverro Toscana Rosso Igt 2018 – Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot e Petit Verdot – un rosso importante, ma non austero, elegante ma non di maniera, potente ma mai eccessivo, raggiunge un’intensità e una complessità incomparabili, ma allo stesso tempo ha una freschezza e uno stile di rara nobiltà: sa trasmette la passione della cantina nella lavorazione manuale, nella selezione delle uve e nell’utilizzo di tecniche di vinificazione innovative. Tutte le bottiglie sono numerate.

E per chiudere gli assaggi di Monteverro, il fratello minore del grand Cru Maremmano – il Terra di Monteverro, Toscana Rosso Igt 2014, stesso blend ma da parcelle diverse – e come tutti i secondogeniti sfoggia una verve indomita, verace e immediata, che sa conquistare con quest’animo maremmano dal piglio irriverente. Si distingue per la sua piacevolezza accattivante, la struttura e l’intensità che rispecchiano la nostra terra. Si rivela aperto ed estremamente godibile, regala aromi della macchia mediterranea e note fruttate. È un vino che anno dopo anno ha saputo raccontarsi con un lessico emozionale, olfattivo e degustativo ricco e sempre diverso, esprimendo personalità differenti, espressione di tante sfumature, ma sempre fedele interprete del terroir di Maremma.

Quale miglior ambientazione per questi vini di carattere, se non Cortina D’Ampezzo con il suo percorso avventuroso che viaggia tra storia e leggenda, con avvicendamenti di antichi romani e popolazioni barbare? Quale luogo più adatto se non questa meta sciistica indiscussa, località amata dai vip trasversali a più epoche, qui dove alba e tramonto si colorano di rosa-arancione, secondo un fenomeno noto come Enrosadira, letteralmente dal ladino, “diventare di color rosa” (termine che dà nome anche a un vino rosso trentino della valle dei Laghi e a una varietà di lampone)?

Un vero e proprio viaggio enoico dalla Maremma del Sud alle Dolomiti!