1,1 milioni per l’asta Fine Wine di Pandolfini che celebra i 100 anni della Casa d’Aste

Pubblicato il 19 aprile 2024

Si sono concluse lo scorso venerdì le tre giornate Pandolfini dedicate ai grandi vini da collezione con un incasso totale di € 1.177.256 c.i. Il 10, l’11 e il 12 aprile, infatti, le stanze di Palazzo Ramirez-Montalvo, sede storica fiorentina della Casa d’aste, hanno visto susseguirsi diverse sessioni d’asta dedicate al meglio del vino italiano, europeo ed internazionale. Circa 800 lotti selezionati con cura dal capo dipartimento Francesco Tanzi racchiusi all’interno di un catalogo tutto dedicato al tempo e alla celebrazione di traguardi importanti: i 100 anni di Pandolfini e i 25 anni del dipartimento Vini.

Guanti bianchi per la prima giornata incentrata sullo champagne, il 10 aprile, che ha visto brillare alcuni lotti dedicati alla maison Dom Pérignon – 2008, Oenothèque 1996 e P2 Rosé 1996 – così come la confezione da collezione Ace of Spades Armand De BrignacSelosseSalon e una bottiglia di Krug Clos d’Ambonnay 1995.

Ma è la seconda giornata, l’11 aprile, ad attirare l’attenzione dei collezionisti, che hanno potuto partecipare ad un’esclusiva e speciale degustazione di alcune annate di Sassicaia organizzata con Tenuta San Guido, seguito dal consueto light lunch a cura dell’Enoteca Pinchiorri.

«Un evento che difficilmente si dimentica – dice Pietro De Bernardi, AD di Pandolfini – organizzato insieme ad un’azienda vinicola contraddistinta dallo charme. Un elemento che, come nel mondo dell’arte, i collezionisti cercano ogni giorno».

«Le bottiglie in degustazione, in formato doppia magnum, sono un dono della Tenuta San Guido a Pandolfini, ma soprattutto a chi partecipa a questa incredibile degustazione» aggiunge il capo dipartimento Francesco Tanzi.

È stata proprio una selezione di 64 lotti di Sassicaia ad aprire l’asta dedicata alla Toscana e ai tesori italiani, che ha registrato buone performance in particolare per quanto riguarda una bottiglia del 1985 – venduta per € 6.200 c.i. – e un gruppo di 12 bottiglie del 2016 in confezione originale – battuto a € 5.456 c.i.

A seguire, sempre per la Toscana, buoni risultati anche per i lotti di Masseto 2015Ornellaia 2006 e Solaia Antinori 1997, oltre che per una magnum Sangiovese 100% Case Basse Gianfranco Soldera 2016 aggiudicata per € 2.356 c.i.

Per il Piemonte, invece, è una doppia magnum di Barolo Monfortino Riserva Giacomo Conterno 2014 a raggiungere il migliore risultato, seguita da una magnum Barolo Cà d’Morissio Giuseppe Mascarello 2010. Barolo protagonista anche nella sessione dedicata ad una collezione privata, che vede ben performare 3 bottiglie di Barolo Pié Franco Otin Fiorin Cappellano 2015, 3 bottiglie Barolo Monfortino Riserva Giacomo Conterno 2014 e 3 magnum Barolo Falletto Vigna le Rocche Riserva Etichetta Rossa Bruno Giacosa 2016.

Ottimo risultato – durante la sessione del 12 aprile dedicata alla Francia e al resto del mondo – per una bottiglia di Romanée Conti Domaine de la Romanée Conti 2008 battuto per € 12.400 c.i., a cui si affiancano 12 bottiglie in confezione originale di Château Margaux 1990, vendute a € 9.920 c.i. e un’altra bottiglia del Domaine de la Romanée Conti, ma Montrachet 2020, aggiudicata per €7.440 c.i. Buoni risultati anche per Château Haut BrionOpus One Mondavi Pétrus.

 

Ottimi risultati anche per il settore delle aste online SmartWine 2.0 del dipartimento che, in contemporanea con As Time Goes By, presentava il catalogo Spring Classics, che ha più che raddoppiato le stime di partenzasuperando il 250%, con aggiudicazioni importanti come la bottiglia di Porto Nacional Vintage Quinta do Noval 2017 (€ 1.316 c.i.), quella di Masseto 2016 (€ 1.116 c.i.) e Château Latour 2012 (€ 620 c.i.).