Agriturismo: dopo il Covid la parola chiave è “investire”

Pubblicato il 11 novembre 2021

Ripartire con un nuovo modello di offerta turistica investendo in comunicazione, nuove attrattività e nuovi mercati. E’ la risposta dell’agriturismo alla crisi che nel 2020 ha visto il KO di prenotazioni

Investire. E’ questa la parola d’ordine che accomuna la maggior parte degli oltre 23 mila agriturismi d’Italia che dopo la crisi del 2020 sono ripartiti guardando avanti con nuove possibilità di investimento, grazie anche alle varie misure di sostegno messe in campo dal Governo durante la pandemia. Un’occasione dunque, più che un freno, quello che la pandemia ha offerto ai tanti imprenditori italiani del settore. Temi questi che saranno al centro della diciannovesima edizione di AgrieTour, il Salone nazionale dell’Agriturismo e dell’Agricoltura multifunzionale. Dal 16 al 17 novembre l’evento promosso da Arezzo Fiere e Congressi sarà un contenitore on line, un “work space” all’interno del quale si svilupperanno vari eventi, primo su tutti il ritorno della borsa dell’agriturismo. Si ripartirà da quelle che erano le previsioni contenute nell’ultimo rapporto presentato da Ismea: nelle prime fasi dell’emergenza (primavera ed estate 2020) già il 16% delle imprese agrituristiche aveva predisposto nuove attività orientate a servizi di tipo socioeducativo, in particolare attività didattiche, ricreative, sportive e culturali per la comunità locale, attività sociali per le fasce più deboli, ospitalità e attività per anziani autosufficienti. Fra i servizi particolarmente richiesti nei mesi scorsi vi sono stati i centri estivi realizzati in azienda agricola.

Investire puntando ad alcune peculiarità dell’agriturismo. Il 17% degli agriturismi aveva previsto di diversificare con attività didattiche e di agricoltura sociale nel corso dell’anno. Oltre la metà delle imprese (55,7%) ha predisposto nuove proposte di servizi già nel corso delle prime fasi dell’emergenza (primavera-estate). Fra questi spiccano la consegna a domicilio dei prodotti aziendali e dei pasti preparati in azienda: al blocco degli spostamenti delle persone e quindi dei servizi agrituristici, le imprese hanno risposto con la conversione verso un servizio di spostamento dei prodotti, con tutto ciò che ne è conseguito in termini organizzativi (raccolta degli ordini, predisposizione del servizio di consegna e spesso di un mezzo dedicato, ecc.), in risposta anche a una domanda e un sistema di approvvigionamento dei prodotti alimentari anch’essi improvvisamente mutati; in questo contesto si colloca anche l’attivazione e il ricorso all’e-commerce per un’azienda su dieci. Tra i servizi attivati maggiormente nel 2021 emergono l’ospitalità per lunghi periodi, l’offerta di ospitalità con spazi attrezzati per il lavoro a distanza da parte degli ospiti, la consegna a domicilio di prodotti e di pasti pronti. Quasi il 50% degli imprenditori agrituristici per il 2021 aveva previsto di operare prevalentemente o esclusivamente nel mercato interno, nazionale o di prossimità (provinciale e regionale). Un mercato per molti versi nuovo, da valorizzare e organizzare, con particolare riferimento a quella porzione di offerta agrituristica che in alcune aree geografiche registrava una quota di stranieri pari anche al 60% del totale degli ospiti.

AgrieTour: tra workshop, worklab e seminari di confronto. Si torna, quasi, alla normalità. Seppure come detto sarà una versione on line, su specifica piattaforma, il salone dell’agriturismo si ripropone con gli appuntamenti più importanti, a partire dal workshop b2b, con l’incontro tra domanda internazionale e offerta. Come ogni anno saranno a disposizione delle imprese italiane i migliori tour operator internazionali e nazionali del settore selezionati dalla fiera con un sistema di “matching day” intelligente che permetterà di agevolare l’incontro tra le due parti. Torneranno poi i master formativi per gli operatori del settore che quest’anno saranno un vero e proprio “worklab”, dei laboratori incubatori non solo di informazioni, ma anche di idee e confronto per il miglioramento dell’offerta futura. In passato le tematiche affrontate sono state trasversali: dalla legislazione alla promozione via web, passando per le pratiche sostenibili fino ad arrivare all’agricoltura sociale, ancora approfondimenti sulle tecniche di analisi e valutazione della customer satisfaction e sui modelli di turismo esperienziale. In programma anche numerosi seminari “in pillole” con case history di successo a disposizione dei partecipanti.

Su www.agrietour.it le indicazioni per partecipare e il programma dettagliato della giornata.