Pieve di Campoli ha ottenuto la certificazione VIVA – La Sostenibilità nella Vitivinicoltura in Italia, lo standard pubblico nazionale promosso dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) per misurare, migliorare e valorizzare le performance di sostenibilità nella filiera vitivinicola italiana.
Nato nel 2011, il Programma VIVA si basa su indicatori scientificamente validati e su un percorso di adesione volontario, trasparente e verificabile, con l’obiettivo di guidare le aziende verso una viticoltura sostenibile in senso ambientale, economico e sociale. Un modello che oggi rappresenta il riferimento più autorevole per la sostenibilità del vino italiano, riconosciuto anche a livello internazionale.
“Ricevere la certificazione VIVA è per noi un riconoscimento del lungo lavoro fatto in sinergia con la natura e con il territorio. Il risultato riflette la nostra volontà di coniugare eccellenza enologica e responsabilità ambientale – afferma Don Giuliano Landini, presidente dell’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero (IDSC) di Firenze. – Questo percorso ci permette di misurare con precisione i nostri impatti e di migliorare ogni anno in modo concreto e consapevole”.
Indicatori tecnici: la sostenibilità si misura con i numeri
Il programma VIVA valuta le performance aziendali attraverso quattro indicatori chiave, sviluppati in collaborazione con il centro di ricerca OPERA – Università Cattolica del Sacro Cuore:
- ARIA: misura l’impronta carbonica e consente di identificare e ridurre le emissioni di gas serra lungo tutta la filiera produttiva.
- ACQUA: analizza il consumo e l’impatto sull’ambiente idrico, aiutando a ottimizzare l’uso della risorsa più preziosa.
- VIGNETO: valuta la sostenibilità agronomica, considerando uso di agrofarmaci, fertilità del suolo, pratiche di gestione e prevenzione dell’erosione.
- TERRITORIO: misura l’impatto sociale, culturale ed economico dell’azienda sul contesto locale.
A differenza di molte etichette, la certificazione VIVA si fonda su dati misurabili, che permettono alle aziende di avere indicatori numerici oggettivi su cui costruire azioni di miglioramento. Il programma non è un punto di arrivo, ma uno strumento strategico di crescita sostenibile.
La certificazione VIVA ha una validità biennale. Questo significa che ogni due anni l’azienda viene sottoposta a una nuova valutazione tecnica, con la rimisurazione di tutti gli indicatori. Vengono così monitorati i progressi compiuti, le eventuali criticità emerse, e si valuta se le performance risultano ancora coerenti con i requisiti previsti dal disciplinare. Solo in presenza di parametri aggiornati e conformi, la certificazione viene rinnovata.
Questo approccio rende il programma dinamico, trasparente e realmente orientato al miglioramento continuo, garantendo al consumatore un prodotto sempre in linea con i più alti standard di sostenibilità.
Ogni bottiglia certificata riporta un QR-code digitale, che permette al consumatore di accedere direttamente ai risultati ottenuti da Pieve di Campoli in ciascuna area, garantendo massima trasparenza e tracciabilità dei valori ambientali e sociali del prodotto.
Oltre dieci anni di risultati e diffusione territoriale
A oltre dieci anni dalla sua nascita, VIVA ha coinvolto oltre 52.000 ettari di vigneti, certificato oltre 500 milioni di litri di vino e formato più di 350 professionisti della sostenibilità vitivinicola. Nel 2023, una valutazione indipendente commissionata dai monopoli scandinavi ha assegnato al programma il punteggio massimo (12/12), ponendolo allo stesso livello degli standard più avanzati al mondo, come quelli californiani e cileni.
Il modello VIVA ha ispirato anche lo sviluppo di programmi regionali – come SOSTAIN in Sicilia, VITA in Piemonte, PROiNOS in Veneto e Viticoltura Sostenibile FVG – consolidando la rete della viticoltura responsabile in tutta Italia.
Una sostenibilità ambientale, ma anche sociale: la persona al centro
La certificazione VIVA non è solo un riconoscimento dell’impegno verso l’ambiente, ma anche un valido strumento per misurare l’impatto sociale del lavoro. Per Pieve di Campoli, questo aspetto è fondamentale. Il claim aziendale – “La persona al centro” – esprime la filosofia che guida ogni fase della filiera, dalla vigna all’imbottigliamento: ogni collaboratore, ogni gesto quotidiano, ogni attenzione fa la differenza. Nel programma VIVA i criteri della ISO 26000 e LCA Sociale rafforzano il valore della sostenibilità sociale, che – insieme a quella ambientale – è centrale per l’identità di Pieve di Campoli.
Il valore umano rappresenta un elemento essenziale della sostenibilità. Per questo, ogni passo verso un vino più sostenibile è anche un passo verso un’azienda più equa, consapevole e responsabile.
Da sempre orientata alla qualità e alla cura del territorio, Pieve di Campoli ha trovato nel Programma VIVA uno strumento concreto per rafforzare il proprio impegno verso una produzione che rispetta l’ambiente, le persone e il paesaggio.
“Crediamo che la vera eccellenza non si limiti al contenuto di una bottiglia, ma riguardi anche il modo in cui il vino viene prodotto. Con VIVA possiamo misurare le nostre azioni, comunicarle con trasparenza e continuare a migliorarci – conclude Don Giuliano Landini–. È un impegno quotidiano, vendemmia dopo vendemmia, per garantire un futuro sostenibile alle prossime generazioni”.
Pieve di Campoli
Pieve di Campoli è l’azienda agricola dell’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero dell’Arcidiocesi di Firenze (IDSC), nata nel 1985 con l’obiettivo di riunire sotto un’unica realtà produttiva le principali proprietà immobiliari e i terreni agricoli dell’Arcidiocesi di Firenze. Situata nel cuore del Chianti Classico, l’azienda si estende su centinaia di ettari, di cui circa 50 ettari di vigneti suddivisi in cinque aree caratterizzate da microclimi unici, che esprimono pienamente la ricchezza e la varietà del territorio chiantigiano.
La produzione vitivinicola di Pieve di Campoli si concentra principalmente sul Sangiovese Toscano, affiancato da altri vitigni tradizionali e internazionali come Malvasia Bianca, Trebbiano, Canaiolo, Colorino, Merlot, Petit Verdot e Pugnitello. L’azienda propone diverse etichette prestigiose, tra cui il Chianti Classico Pieve di Campoli DOCG, il Chianti Classico Riserva e il Vin Santo del Chianti Classico Pieve di Campoli DOCG.