Il brand Zonin supporta il dibattito sulla sostenibilità al Festival del Cinema di Roma

Pubblicato il 24 ottobre 2022

“INTERACTIONS – When cinema looks to Nature” è un progetto cinematografico presentato in occasione della 17ma edizione della Festa del Cinema di Roma: 12 registi internazionali provenienti da culture diverse tra loro creano connessioni tra gli esseri umani e gli animali attraverso biodiversità, cambiamento climatico e rischi per le risorse idriche.

“Ogni giorno, l’attività umana danneggia ulteriormente la Terra e l’ambiente. Il cinema è forse il mezzo più efficace per comunicare messaggi in un linguaggio universale. Attraverso le sue produzioni sostenibili, la ONG ART for The World prosegue il suo impegno nell’ambito dell’iniziativa mondiale di sensibilizzazione sugli effetti del cambiamento climatico e dell’ambiente, per un rapporto più sostenibile tra l’uomo, l’animale e la Terra. Per INTERACTIONS, ART for The World ha chiesto ad artisti – in particolare registi, provenienti da tutto il mondo – di utilizzare il proprio talento e esperienza per difendere il pianeta e le generazioni presenti e future”.

Adelina von Fürstenberg

Ideatrice e produttrice del progetto cinematografico

La visibilità di questa produzione virtuosa avrà molteplici effetti e collocherà INTERACTIONS come esempio eccellente di sostenibilità, cooperazione interculturale tra l’opinione pubblica e la società civile ed i partner di questo progetto cinematografico. Il brand ZONIN è stato tra gli sponsor della presentazione che si è tenuta in occasione del Festival del Cinema di Roma.

Michele Zonin, Vicepresidente del Gruppo ZONIN1821 ha partecipato attivamente al talk che ha coinvolto tanti esperti nazionali ed internazionali presentando la visione dell’azienda e le attività svolte che esprimono l’impegno del Gruppo ZONIN1821.

E’ per me un grande piacere poter prender parte, grazie ad Interactions, ad un dialogo collettivo, che promuove, attraverso lo sguardo creativo di registi provenienti da diversi paesi, lo sviluppo sostenibile, il rispetto della biodiversità e la valorizzazione delle diverse culture. Le aziende, che sono tra i motori pulsanti della nostra società, possono e devono impegnarsi per realizzare questi Valori. E proprio questo motivo saremo sempre impegnati per contribuire al cambiamento.”

Il Gruppo ZONIN1821 promuove uno sviluppo sostenibile in tutti i suoi aspetti: ambientale, economico e sociale. Tra le numerose attività poste già in essere per preservare il suolo e l’ecosistema, l’azienda si impegna a:

1) limitare l’impiego dei mezzi tecnici in viticultura Abbiamo scelto di reintrodurre la tradizionale tecnica della concimazione naturale, detta “sovescio” per apportare al suolo quegli elementi di cui la vite si nutre. In tutte le tenute stiamo limitando al massimo gli erbicidi, preservando la vita nel suolo, tanto che ad oggi il 60% dei vigneti è coltivato senza erbicidi. Tra le varie attività, usiamo coltura di copertura per aumentare la quantità di materia organica nel suolo e per fornire azoto e carbonio naturale al 40% della superficie totale dei vigneti.

2) razionalizzare le risorse idriche per l’irrigazione dei vigneti Per contrastare gli effetti del riscaldamento globale, in tre delle nostre tenute utilizziamo il metodo di irrigazione ‘a goccia’, gestito con il programma digitale ‘Vintel’, un modello previsionale che permette di razionalizzare l’irrigazione dei vigneti in base alle previsioni del tempo. Inoltre, utilizziamo stazioni meteorologiche per prevenire le malattie della vite, attraverso il controllo puntuale della quantità di acqua caduta e di altre altre variabili atmosferiche. In Sicilia, presso Principi di Butera e in Puglia, presso la Masseria Altemura, ZONIN1821 ha creato laghi artificiali all’interno della proprietà, per raccogliere le acque piovane e rendere l’azienda autosufficiente per le eventuali richieste d’acqua, senza intaccare le falde.

3) favorire l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile e pulita In ambito energetico le Aziende vinicole della famiglia Zonin hanno come obiettivo la completa autosufficienza. Attualmente le varie aziende vinicole producono fino al 44% del singolo fabbisogno ricorrendo al fotovoltaico – la cosiddetta “energia pulita” – come nel caso ad esempio della Tenuta Il Bosco nell’ Oltrepò Pavese e della Tenuta Castello del Poggio nel Monferrato.

Le Aziende sono inserite in un contesto paesaggistico di valore; pertanto i pannelli sono stati posizionati sui tetti dei ricoveri agricoli o delle cantine per azzerare il loro impatto visivo.

4) tutelare la flora e la fauna locale implementando ove necessario la riforestazione La biodiversità viene tutelata attraverso percorsi che hanno visto particolarmente coinvolte alcune delle nostre tenute, come Rocca di Montemassi, dove è stata preservata la tipica macchia mediterranea fatta di olivi e querce da sughero e, nello stesso tempo, sono stati reimpiantati boschi ed arbusti di ginestre, corbezzoli e mimose, rendendo la zona sia presidio della flora e della fauna locale sia un panorama di rara bellezza.

Inoltre, tra le attività citate durante il talk sono da ricordare:

EQUALITAS (in merito a Castello di Albola e Rocca di Montemassi)

La certificazione è stata rilasciata da Equalitas: un ente italiano fondato nel 2015 che promuove la sostenibilità nel settore agroalimentare, e vitivinicolo in particolare, attraverso una visione sistemica capace di unire le istanze delle imprese, della società e del mercato. L’obiettivo principale è quello di definire, strutturare e condividere un approccio unico e condiviso alla sostenibilità fondato sui suoi tre pilastri fondamentali. Grazie alle proprie risorse tecniche, culturali, scientifiche e politiche, EQUALITAS intende raccogliere le migliori iniziative di best practice consolidate ed innovative, per affermare un modello italiano di qualità sostenibile a livello mondiale. Il Comitato Scientifico di EQUALITAS, composto da illustri membri della comunità tecnico-scientifica del settore, garantisce il continuo adeguamento della norma alle più avanzate conoscenze disponibili, fungendo anche da comitato di imparzialità per la gestione della norma stessa. Questa oggettività, obiettività e trasparenza è fondamentale per l’autorevolezza del marchio EQUALITAS: una vera e propria garanzia per il consumatore. La norma EQUALITAS-Vino Sostenibile, permette alle imprese del settore di adottare un Sistema interno di Gestione della Sostenibilità e di poter pubblicare un Bilancio Annuale di Sostenibilità, garantendo ai propri stakeholder un continuo miglioramento dei propri standard di sostenibilità.

PRODOTTI BIOLOGICI (relativi a Castello di Albola e Rocca di Montemassi)

Il vino biologico continua ad essere sempre di più apprezzato a livello internazionale grazie al crescente interesse dei consumatori e alla sempre maggiore attenzione dei produttori ad uno sviluppo sostenibile.

Proprio in linea con la visione aziendale di Castello di Albola e di Rocca di Montemassi, presentata anche nel Bilancio di Sostenibilità, è cominciato nel 2016 il processo di conversione al BIO grazie al quale nei prossimi mesi verranno distribuiti sul mercato vini biologici che possono fare sempre più la differenza in termini ambientali, senza però rinunciare all’eccellente gusto della nostra tradizione.

Dal punto di vista di Castello di Albola, dopo il Solatio 2019, il Marangole Chianti Classico DOCG Gran Selezione 2019 e il Chianti Classico Gran Selezione Santa Caterina 2019, tutta l’annata 2020 che sarà sul mercato sarà biologica. In merito a Rocca di Montemassi, invce, Le Focaie 2021 sarà il primo prodotto BIO della tenuta che sarà distribuito sul mercato.

PARTECIPAZIONE ALLA CARTA DEL MULINO (in merito a Ca’ Bolani)

La Carta del Mulino, promossa da Mulino Bianco, dedica da tempo il suo impegno ad un’agricoltura sempre più sostenibile legata all’intera filiera del Grano Tenero. Durante questo percorso tutti i Partner Scientifici con il supporto prezioso dei soggetti della filiera hanno significativamente contribuito al miglioramento continuo della Carta del Mulino attuando analisi e ricerche specifiche al fine di consolidare scientificamente le pratiche “Carta del Mulino” e rendere sempre più sostenibile la coltivazione e la trasformazione del grano tenero per i prodotti a marchio Mulino Bianco.

Per supportare questo progetto virtuoso e favorire la conservazione della biodiversità dell’agroecosistema, in particolare degli insetti impollinatori, Cà Bolani ha dedicato ampie aree della propria tenuta per l’implementazione di aree “Fiori del Mulino” volte a:

Risemina annuale dei fiori nettariferi. La sperimentazione condotta nei primi tre anni di gestione del progetto “Carta del Mulino” ha consentito di verificare nelle aree permanenti la necessità di provvedere ad una risemina dei fiori nettariferi, anche per i miscugli con specie poliennali. Questo perché le specie nettarifere seminate non riescono a competere con le specie spontanee presenti nell’area, più adattate nel tempo alle specifiche condizioni ambientali, e nella competizione soccombono. Si raccomanda per questo di intervenire in autunno nelle aree permanenti con una lavorazione superficiale del suolo ed una risemina del mix di fiori nettariferi al fine di assicurare la massima funzionalità delle aree “Fiori del Mulino” per l’alimentazione degli insetti impollinatori.

Collocazione di nidi e rifugi artificiali per insetti impollinatori (e non solo). La perdita di ambienti idonei per il rifugio e la riproduzione rappresenta un grave problema per la conservazione di molti insetti impollinatori selvatici. Mentre le api mellifere trovano riparo e si riproducono negli alveari realizzati dagli apicoltori, le specie selvatiche hanno difficoltà a trovare in un ambiente molto semplificato i luoghi adatti per la loro sopravvivenza. É utile per questo collocare vari modelli di nidi e rifugi artificiali in grado di soddisfare le esigenze di diverse specie di impollinatori. Mulino Bianco ha avviato una azione per facilitare l’inserimento di nidi/rifugi artificiali per api solitarie ed altri impollinatori nelle aree permanenti “Fiori del Mulino”, mettendo a disposizione delle aziende agricole che partecipano al progetto “Carta del Mulino” centinaia di Bee Box (Il Mulino delle Api). Il WWF ha realizzato una piccola guida per la realizzazione dei nidi/rifugi artificiali che contiene anche una analisi di mercato dei principali modelli reperibili in commercio, con una analisi delle loro caratteristiche.