Il “Pioniere” del Balsamico Del Duca ha compiuto 90 anni

Pubblicato il 11 giugno 2019

Il 2 maggio scorso tutti i collaboratori di Aceto Balsamico del Duca si sono riuniti per un importante festeggiamento: il nostro Adriano Grosoli, uno dei quattro big storici del balsamico, ha celebrato i 90 anni.
Lui che nel 1974, con coraggio e lungimiranza, scelse di dedicarsi alla produzione e alla diffusione dell’oro nero, ha voluto festeggiare il 90° compleanno con una cena in Acetaia, circondato dai collaboratori storici e da quei barili il cui nettare, curato con pazienza e dedizione, gli ha permesso di far conoscere Modena al mondo intero.
L’esperienza di Adriano comincia negli anni della guerra, quando viene chiamato a occuparsi dell’attività di famiglia – fondata nel 1891 dal nonno Adriano – che comprendeva la lavorazione del maiale, con produzione di salumi, la gestione della trattoria a San Donnino di Modena e la bottega di prodotti tipici modenesi, con il Balsamico in primo piano. Adriano subentra nella gestione dell’attività, ma alcuni anni più tardi, in concomitanza con l’apertura dei primi supermercati della città, decide di chiudere la Bottega per concentrarsi sulla sua passione: il Balsamico.

«Agli inizi c’era la necessità di spiegare cos’era; la prima domanda alle fiere all’estero era “is this wine?” A cui puntualmente seguiva un’espressione esterrefatta quando sentivano che era “Balsamic Vinegar” questo sconosciuto.» ci dice il nostro Adriano. «A seguire, raccontavo la storia di come si produce da secoli nell’area di Modena, la tecnica produttiva, la storia della famiglia che sempre affascinava, soprattutto gli americani. Poi l’assaggio e la domanda “Come lo usate in Italia? Quali piatti preparate?” e il balsamico entrava nelle loro cucine come ambasciatore del Made in Italy. Oggi spesso l’approccio è di chi sa già cosa sia il balsamico, come si utilizzi e quale sia la sua storia, complice la massa di informazioni che provengono dal web. Ma siamo sicuri che sia davvero così?»

Adriano ha diffuso la conoscenza dell’Aceto Balsamico di Modena nel mondo ed ora è compito delle prossime generazioni tramandare e diffondere sempre più questo bagaglio di tradizione e competenze.