La Marchesa nominata “Cantina dell’anno 2022 per il Sud Italia” dalla rivista “WineMag”

Pubblicato il 29 settembre 2021

Un grande riconoscimento che premia il lavoro di Sergio Grasso e Marika Maggi, da sempre impegnati nel promuovere non solo i vini ma l’intero territorio della Daunia. Vincente la scelta di Cantina La Marchesa di coltivare solo vitigni autoctoni.

Grande riconoscimento per La Marchesa che ha ottenuto il Premio Cantina dell’anno 2022 per il Sud Italia assegnato dalla rivista “Wine Mag”.

La cantina pugliese si è qualificata insieme a Podere Fedespina (Cantina italiana dell’anno 2022), Agricola MoS (cantina dell’anno 2022 – Nord Italia) e Ninni (cantina dell’anno 2022 Centro Italia), rientrando così nella top 100 migliori vini italiani 2022 (disponibile anche online su Amazon Kindle), una Guida che fornisce ai lettori uno strumento utile per orientarsi nel mare magnum del vino italiano, attraverso una semplificazione di carattere macro-geografico (Nord e Centro-Sud).

«Siamo onorati di rappresentare il Sud Italia, terra ricca di ottimi vini e produttori seriamente impegnati», afferma Marika Maggi che da sempre punta a promuovere non solo i vini e la loro filosofia, ma tutto l’amato territorio della Daunia.

Infatti l’azienda vitivinicola di Sergio Grasso e Marika Maggi, nata come viticoltrice nel 1988, si estende su 15 ettari di vigneto nell’agro di Lucera, nel cuore della Daunia, ed è a conduzione familiare (i titolari si occupano in prima persona di tutta la filiera, partendo dalle uve che trasformano in vino, imbottigliano e commercializzano).

«Dove il vino nasce in vigna è il nostro credo, perché siamo convinti che un buon vino nasca in vigna con amore, dedizione e passione», dichiara Sergio Grasso che aggiunge: «da qui la scelta di coltivare solo vitigni autoctoni poiché pensiamo siano in grado di raccontare al meglio il nostro territorio».

Una filosofia che, a quanto pare, sta risultando vincente visti i numerosi premi ricevuti, tra i quali si ricordano la medaglia d’argento a Il Melograno 2020 (rosato Igt) e quella di bronzo al Cacc’e mmitte D.O.C. 2019 ottenute alla 3^ Edizione di “Vinum 2021”.