La Stüa de Michil si arricchisce diventando La Stüa de Michil – Simone Cantafio

Pubblicato il 8 maggio 2025

Simone Cantafio aggiunge la sua firma al nome dello storico ristorante ladino stellato. Creare un’esperienza a 360 gradi, ben oltre la pura gastronomia, è questo l’obiettivo della famiglia Costa insieme a Simone Cantafio, executive chef de La Stüa de Michil, che da aprile 2025 è anche direttore e curatore dello storico ristorante stellato dell’hotel La Perla a Corvara in Alta Badia, il primo stellato ai piedi delle Dolomiti.

Dopo quattro anni di esperienza a Corvara, per Cantafio si apre una nuova sfida: guidare La Stüa de Michil verso un nuovo orizzonte gastronomico, creando un legame solido tra il dentro e il fuori: tra cucina e sala, tra ristorante e comunità locale, tra fornitori e ospiti. La Stüa de Michil è molto più di un ristorante gourmet, è un luogo che fin dalla sua nascita ha avuto un valore aggiunto intrinseco: fare cultura, sensibilizzare e informare, fungere da laboratorio di visioni per un’offerta culinaria consapevole della propria responsabilità. Da adesso il suo nome si arricchisce diventando: La Stüa de Michil – Simone Cantafio.

Oggi La Stüa de Michil – Simone Cantafio vanta una squadra di 20 persone e una gestione del marchio sempre più profonda e matura. Nel 2024 è stato pubblicato il libro sulla filosofia culinaria di Cantafio, Incö – La terra è Viva (edito da Artioli Editore), in estate verranno lanciati nuovi pacchetti per eventi e matrimoni, sono già attive le scuole di cucina e la formazione dei giovani in collaborazione con prestigiose strutture di Alma e di Alta formazione di Tione. Seguendo questa scia, il nuovo direttore Simone Cantafio vuole porre ulteriore attenzione alla sostenibilità in senso lato, dall’approvvigionamento a corto raggio, alla valorizzazione del vegetale come protagonista, per un’esperienza gastronomica inclusiva della comunità in cui si inserisce. L’immenso lavoro nell’approvvigionamento locale che ha portato avanti in questi anni, sarà solidificato e sviluppato ulteriormente: “Amo stare nell’orto, pianificare i lavori con i contadini, sperimentare nuove colture e capire come migliorare ogni aspetto della filiera seguendo le evoluzioni della natura. Alcuni giorni fa abbiamo acquistato il nostro primo maialino mangaliza con l’aiuto di un contadino di Badia. In Calabria tra pochi giorni vedranno la luce le nostre prime oche. Questo lavoro mi emoziona e mi dà tanta gioia, una gioia che vorrei condividere in un modo più completo nell’esperienza La Stüa de Michil – Simone Cantafio”, così Simone Cantafio, che dall’aprile 2025 è anche membro dell’Italian Organizing Committee dell’Accademia Bocuse d’Or Italia.

Michil Costa, patron de La Stüa de Michil – Simone Cantafio insieme alla sua famiglia, sottolinea l’importanza della collaborazione con lo chef: “Con Simone Cantafio ci siamo trovati bene fin dall’inizio. Il rispetto per tutto quel che ci circonda e la piena consapevolezza di fare le cose fatte bene insieme ci ha portato a unirci anche in un unanime comunicazione. La Stüa de Michil – Simone Cantafio non è solo un nomeè la condivisione di una filosofia che va ben oltre la buona cucina. Come Famiglia siamo onorati e felici di camminare insieme al nostro Chef in direzione bellezzache per noi significa ferrea volontà comune di valorizzare il territorio e le persone che ne fanno parte”.

La Stüa de Michil aprirà la stagione estiva a giugno, al rientro di Cantafio da Corea del Sud e Giappone, un viaggio che andrà a forgiare ulteriormente la sua identità di chef e di direttore gastronomico, in un legame tra passato, presente e futuro. La Stüa de Michil – Simone Cantafio come palcoscenico innovativo che combina internazionalità e apertura mentale alle radici ben salde nella terra dolomitica e calabrese, terra natale di Cantafio.

Tra gli altri eventi previsti, i primi di agosto all’hotel La Perla di Corvara ci sarà la presentazione ufficiale del libro di Cantafio “Incö – La Terra è viva”, con ospite lo chef Pierre Hermé.

“Fare gastronomia oggi vuol dire riscoprire la dimensione umana della ristorazione che valorizza ogni singolo anello della catena che porta dalla terra alla tavola.”, conclude il neo direttore Simone Cantafio.