Le cantine più belle e accoglienti al mondo svelate in Rioja

Pubblicato il 18 luglio 2023

World’s Best Vineyards 2023: Sette le aziende italiane in classifica con Ceretto nella Top50 e Antinori nella Hall of Fame. Vince Catena Zapata in Argentina

Il concorso mondiale per l’enoturismo, WBV – World’s Best Vineyards, è stato lanciato a Londra dalla William Reed nel 2019 e nonostante le difficoltà legate alla pandemia nei primi anni si conferma, alla V edizione, riferimento atteso per questo segmento in forte espansione.

I parametri sono tanti e non rigidamente limitati, è piuttosto l’esperienza complessiva degli esperti che definisce il valore dell’accoglienza in cantina.

Oltre 22 regioni in tutto il mondo, cioè Paesi produttivi (Italia, Australia, Argentina e così via); ciascuno con un panel di circa 36 professionisti tra sommelier, giornalisti ed esperti nel settore enoturistico ed enogastronomico guidati da un capo-panel che in Italia è Chiara Giorleo, critica enogastronomica e formatrice freelance. Sette preferenze a testa da assegnare tra cantine del proprio Paese di origine ed estero da indicare liberamente (non c’è un elenco predefinito) con tanto di motivazioni per arrivare al calcolo finale cui concorrono i voti di tutti i panel che definirà le migliori 100 cantine al mondo in termini di ospitalità.

Dopo il successo tutto italiano della precedente edizione (con Antinori nel Chianti Classico al primo posto al mondo), quest’anno l’Italia conquista sette posizioni con 7 cantine italiane nella Top100: Ferrari Trento, Castello Banfi, Tenuta Cavalier Pepe, Donnafugata, Tenuta San Leonardo, Villa Sandi e Ceretto. Antinori entra nella Hall of Fame.

L’azienda vincitrice di quest’anno è Catena Zapata (Argentina).

Dopo la pubblicazione online delle posizioni 51-100 della scorsa settimana (qui: The World’s Best Vineyards 2023 51-100 List worldsbestvineyards.com), la Top 50 è stata svelata con una splendida cerimonia in Rioja presso Bodegas Beronia. “È un’attesa ricca di tensione quella che precede la rivelazione dei 100 nomi e spesso una sorpresa scoprire le destinazioni enoturistiche preferite dai colleghi internazionali: alla definizione della classifica contribuiscono i voti di tutti i panel, non solo quello del proprio paese. Questo senza tralasciare il valore del tour nel paese ospitante la premiazione – come questo in Rioja – con l’augurio che un giorno si possa portare l’appuntamento in Italia”dichiara la referente Italia del concorso, Chiara Giorleo (Italy Academy Chair).