L’estate italiana: le Cesarine aprono le porte di casa e i ricettari di famiglia

Pubblicato il 6 luglio 2020

Pranzi di lavoro, cene in location suggestive, lezioni di cucina e consegne a domicilio per garantire pasti in compagnia, nel pieno rispetto delle misure di sicurezza

Cesarine, la rete di cuoche e cuochi casalinghi più grande d’Italia, in una veste rinnovata e adeguata alle nuove normative, riaprono le porte delle loro case per accogliere tutti gli appassionati del cibo italiano. Da un lato c’è finalmente una lenta ripresa del turismo, un turismo che mai come quest’anno parla di italianità e sostenibilità. Dall’altro c’è l’estate, che chiama amici, lunghe serate, pranzi o cene in compagnia. È la stagione più bella e le persone hanno voglia e bisogno di uscire, di socialità, di stare insieme. Inutile negare però che per molti c’è ancora qualche reticenza ad affrontare l’aperitivo o la cena fuori casa. E non è solo per la paura del contagio ma anche per via di tutti quegli accorgimenti – mascherine, distanziamento, sanificazione, plexiglas – che devono essere adottati e che, è inutile dirlo, rendono meno godibile il momento del caffè al bar, dell’aperitivo o della cena.

Uno scenario che le Cesarine hanno attentamente analizzato e a cui hanno risposto con grande dinamicità riuscendo non solo ad adattarsi al contesto post pandemia ma creando un nuovo mix di offerta in grado di andare incontro a tutte le esigenze, non solo quelle del turista straniero, ma anche a quella clientela italiana che durante il lockdown ha riscoperto l’amore per il cibo, la cucina e le tradizioni culinarie locali. Il ritorno alla “normalità” è lento ma la voglia di stare tutti attorno alla stessa tavola, in gruppi ristretti e meglio se all’aperto, è sempre più grande. Per questa ragione le 1.500 cuoche distribuite in più di 140 località italiane hanno aperto le loro case, giardini e terrazze e studiato menù che rispecchiano la tradizione italiana, ma adattabili a contesti diversi, per famiglie, per gruppi di amici, ma anche colleghi, per business lunch particolari.

Ma non si parla di turismo. Basti pensare che durante il lockdown, gli italiani hanno scoperto il food delivery.  Si sono accorti che è comodo e lo hanno fatto diventare una prassi abituale. Per questo anche le Cesarine hanno ora attivato un servizio di consegna a domicilio – a casa o in ufficio – che permette di non uscire, senza rinunciare al gusto di avere un piatto cucinato e pronto da mangiare in compagnia. Ma non solo. Si pensi alla cucina. L’attività tra i fornelli era diventata un punto fondamentale della vita in lockdown, sia internamente alla famiglia, che come momento di socialità, con gli amici, magari anche grazie ai social. Un’altra attività riscoperta che in molti non vogliono abbandonare: ecco perché continuano le lezioni di cucina online o dal vivo, private o di gruppo, delle Cesarine.  E coprendo le Cesarine praticamente tutta l’Italia, sono in grado di mettere a disposizione corsi per preparare piatti che vanno dai canederli altoatesini alle sarde alla beccafico siciliane, passando anche dalla panzanella alla pasta alla pastiera napoletana.

Siamo un’azienda relativamente giovane e questa crisi avrebbe potuto spazzarci via: con una clientela composta per l’80% da turisti stranieri il rischio collasso era enorme. Invece siamo riusciti ad adattarci al contesto man mano che cambiava nei mesi del lockdown e, nella prospettiva della riapertura, ad ascoltare con più attenzione la domanda di mercato, organizzando velocemente delle possibili risposte” – ha dichiarato Davide Maggi, CEO & Founder Cesarine – “ora siamo pronti a riaprire le nostre 1.500 tra case, balconi, giardini, a tutti gli appassionati, di tradizione, buon cibo e convivialità”.