Nasce il Museo Storico della Tonnara di Vendicari

Pubblicato il 30 marzo 2018

L’inaugurazione avverrà sabato 7 aprile alle ore 16, S.P. 26 Rosolini-Pachino

La famiglia Modica di San Giovanni apre le porte di Casale Modica ai visitatori, dedicando uno spazio a documenti, manufatti, fotografie e oggetti che raccontano gli ultimi cinquant’anni di fulgida storia della Tonnara di Vendicari.

Noto, 29 marzo 2018- Una storia cominciata nel 1914 e mai terminata: è quella della famiglia Modica di San Giovanni che per mezzo secolo ha gestito la tonnara di Vendicari e i cui discendenti oggi rinnovano l’antico legame inaugurando il Museo Storico dedicato a quel luogo. Uno spazio che nasce nel cuore di un casale storico della famiglia, Casale Modica, sulla S.P. 26 tra Rosolini e Pachino e che custodisce decenni di documenti, fotografie, manufatti, attrezzi e utensili per ricostruire la vita attorno alla tonnara.

LA STORIA
Antonino Modica Munafò, bisnonno di Michele Modica, attuale proprietario del Casale Modica, ottenne la concessione della tonnara di Vendicari nel 1914. Dopo un paio di anni di diatriba con i Nicolaci, che avevano perso la concessione della tonnara per la mancata attivazione per alcuni anni di seguito, valorizzò il luogo con nuove costruzioni e rilanciò le attività legate alla pesca e alla conservazione del tonno. Vendicari diventa il centro di una piccola comunità che per sei mesi all’anno vive attorno alla tonnara. L’attività gode del suo massimo splendore tra gli anni ’20 e gli anni ’30: alcune lettere esposte nel Museo raccontano le vicissitudini della comunità, che vantava anche una scuola per i bambini. Fino al 1930 le attività fervide sono testimoniate dagli elenchi quotidiani del pescato, poi il flusso diminuisce e si interrompe a cavallo con i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, che danneggiano la tonnara. Il colpo definitivo sarà dato dall’alluvione del 1950, che distrugge anche le saline. Il luogo rimane in concessione alla famiglia fino agli anni ’80, fino a quando l’espropriazione da parte della Regione determinerà l’autonomia di Vendicari e il suo statuto di riserva naturale.

IL MUSEO
La famiglia Modica ha custodito negli anni l’ingente quantità di documentazione che attraversa più di cinquant’anni di storia, tessendone i collegamenti e studiando le vicende fino alla decisione di condividerle con la comunità attraverso l’allestimento del museo. “Il Museo Storico della Tonnara di Vendicari” – spiega Michele Modica- nasce dalla volontà di rendere noto alla comunità un pezzo importante di storia della nostra isola e di dare valore all’impegno del mio bisnonno, Antonino Modica Munafò, e della nostra famiglia, che ha sempre valorizzato Vendicari come luogo strategico per l’economia del territorio. Rileggere i documenti, sfogliare le foto, osservare utensili e attrezzi dell’epoca ha per me un valore personale importante; condividere questi documenti e oggetti in uno spazio aperto al pubblico è un atto di valore storico e civico, ma significa anche aprire le porte della mia casa attraverso cui sono passate tante pagine di storia, e ridare loro legittimità”.

L’INAUGURAZIONE
La presentazione in anteprima del Museo avverrà sabato 7 aprile alle ore 16 presso il Casale Modica ad un pubblico di autorità, giornalisti e attori del settore turismo. In seguito il Museo sarà visitabile su prenotazione, chiamando al numero 3339074179.

Casale Modica
Casale Modica sorge tra le colline del Sud-Est della Sicilia e il Mar Mediterraneo. La villa signorile progettata ed edificata tra il XVIII e il XIX secolo si trova immersa nel paesaggio Patrimonio dell’Unesco, al confine tra il Comune di Rosolini e l’incantevole città di Noto. La villa è circondata da un grande giardino dove si trovano alberi secolari ed è possibile godere di piscina e sperimentare percorsi olfattivi e sensoriali. Le antiche abitazioni rurali che delimitano il baglio interno sono state ristrutturate e rese disponibili come appartamenti per l’accoglienza e l’ospitalità; portano i nomi importanti delle imbarcazioni che erano utilizzate per la pesca del tonno, lo Sciere, la Ciatta e la Muciara. Tra le loro mura l’atmosfera rurale è rimasta intatta, raffinata da un restauro conservativo che rendono il casale un luogo senza tempo.