“Il Vino Nobile di Montepulciano e la favola di Orfeo” è il suggestivo tema dell’evento che si è tenuto mercoledì 21 giugno nella straordinaria cornice rinascimentale di Piazza Grande, fortemente voluto dal Consorzio del Vino Nobile, prima Docg d’Italia, per celebrare il territorio e i suoi prodotti, intrinsecamente legati in un rapporto profondo con la storia, la cultura, l’architettura e l’arte della città, patria del poeta umanista Agnolo Poliziano. Il tutto nel segno della sostenibilità perché nel maggio 2022 il Vino Nobile di Montepulciano è stata la prima denominazione italiana ad aver ricevuto il marchio di certificazione green secondo lo standard.
In apertura è stato assegnato il premio Grifo Nobile 2023 al Presidente della Commissione Agricoltura alla Camera dei Deputati, onorevole Mirco Carloni “per la sensibilità e l’attenzione ai temi dell’agricoltura, della vitivinicoltura e in particolare per l’impegno alla valorizzazione del made in Italy in Europa e nel mondo”. E in questo particolare solstizio d’estate dedicato al vino, il presidente Carloni, che si è detto estremamente onorato di ricevere un premio così significativo come il Grifo Nobile, non poteva che far riferimento alla necessità che politica e istituzioni siano fortemente schierati, tutti compattamente, a difesa e a sostegno di ciò che per l’Italia è un patrimonio ineguagliabile, una fonte di ricchezza, il principale biglietto da visita del Paese: “Il nostro ruolo nel difendere il mondo agricolo deve essere ‘operativo’ – ha sottolineato l’onorevole – se vogliamo tutelare queste straordinarie produzioni che oggi rendono celebre questa terra e animano questa serata. Perché il vino nobile di Montepulciano è l’espressione massima del successo, dal momento che avete insegnato a tante regioni come fare turismo, unendo la bellezza dei luoghi al valore delle produzioni agricole. Ma tutto questo è fortemente minacciato anche da direttive regolatorie, perché l’Europa entra su discipline che a volte impattano sui sistemi produttivi molto più di quel che si pensa, e qui noi dobbiamo ‘tener fermo un presidio’, in maniera politicamente trasversale. In tema di etichettature, ad esempio, tutti i partiti in Commissione hanno votato all’unanimità contro la risoluzione dell’Irlanda che vuole ‘certificare’ che il vino è pericoloso. Ebbene, parificare il vino a una bevanda fortemente alcolica vuol dire stravolgere un’esperienza millenaria”, ha concluso Carloni strappando un applauso in Piazza Grande e promettendo la difesa a oltranza del patrimonio di tanti.
In questa simbolica occasione della notte più breve dell’anno il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, nato nel lontano 1965, ha dato vita a un evento veramente unico che ha attirato ospiti da tutta Italia con oltre 40 giornalisti, operatori, istituzioni e personaggi del mondo dello spettacolo per una gala dinner preparata pensando al Vino Nobile di Montepulciano da Enrico Bartolini, chef più stellato d’Italia e secondo al mondo, che non ha nascosto come “Montepulciano e la Valdichiana sono destinazioni turistiche che amo, come le valli favolose che circondano Siena. I sapori sono decisi e pieni di personalità”. Chef Bertolini, classe 1979, originario di Castelmartini in Toscana, dopo un lungo percorso imprenditoriale nel mondo dell’alta ristorazione, detiene ben 12 stelle rosse Michelin e anche una stella verde per la propria sensibilità ai temi della sostenibilità ambientale. Per questa speciale serata lo chef ha proposto come antipasto “melanzana arrosto, salsa al bbq e dragoncello”, come primo piatto “risotto alle rape rosse a salsa al gorgonzola “evoluzione”, come secondo piatto “tenerezza di vitello, bietole e salsa si pesche e zafferano, come dessert “ciocco colato soffice e gelato al caramello salato”.
Altri ospiti d’eccezione, nominati Ambasciatori del Vino Nobile sono stati la straordinaria Sara Simeoni, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Mosca 1980 per il salto in alto, il maitre Raffaele Porceddu, vicepresidente nazionale “Nuova Ospitalità Italiana”, importante associazione di operatori professionali del settore e il presidente della Regione Toscana Euganio Giani.
Istituzioni, ospiti, cittadini e tanti amici riuniti per celebrare un prodotto d’eccellenza, fortemente identitario, vanto e rappresentazione di un territorio soprattutto dal momento che la zona di produzione di questo vino è molto circoscritta, comprendendo il solo territorio comunale di Montepulciano, di cui è stato traino e perno per lo sviluppo di flussi turistici ormai consolidati. Il Vino Nobile di Montepulciano vanta inoltre un grande primato, essendo stato il primo in Italia ad aver ricevuto la DOCG nel 1980, grazie all’attività caparbia e instancabile del Consorzio che ne prende il nome. E altrettanto importanti sono i “numeri” legati a questo tesoro italiano: un miliardo di euro circa la cifra che quantifica il Vino Nobile di Montepulciano tra valori patrimoniali, fatturato e produzione. Circa 65 milioni di euro il valore medio annuo della produzione vitivinicola – circa il 70% dell’economia locale è indotto diretto del vino – una cifra importante per un territorio nel quale su 16.500 ettari di superficie comunale, circa 2.000 ettari sono vitati, ovvero il 16% circa del paesaggio comunale è caratterizzato dalla vite. Di questi 1.208 sono gli ettari iscritti a Vino Nobile di Montepulciano docg, mentre 324 gli ettari iscritti a Rosso di Montepulciano doc. A coltivare questi vigneti oltre 230 soci viticoltori, di cui circa 80 sono gli imbottigliatori. Circa mille i dipendenti fissi impiegati dal settore vino a Montepulciano, ai quali se ne aggiungono altrettanti stagionali, ma molto importante è anche l’indotto che interessa tutto il sistema socio-economico del territorio. Senza contare le tante attività che il Consorzio ogni giorno mette in piedi per promuovere a livello nazionale e internazionale Montepulciano in tutte le sue sfaccettature. Nel 2022 sono state immesse nei mercati di tutto il mondo 7,1 milioni di bottiglie di Vino Nobile e 2,8 milioni di Rosso di Montepulciano.
Attività realizzata con il contributo del MASAF, ai sensi del decreto direttoriale n. 553922 del 28 ottobre 2022
(cfr. par. 3.3 dell’allegato D al d.d. 302355 del 7 luglio 2022)