Sting, Trudie e i vini de “Il Palagio”

Pubblicato il 17 dicembre 2014

Sarà passione per il vino, diversificazione degli investimenti o semplicemente una moda, di fatto la corsa all’investimento in una tenuta agricola è esplosa da qualche anno, coinvolgendo industriali, manager e star dello spettacolo. Così anche la popstar inglese Sting, ex leader dei Police, cantante e bassista del gruppo, assieme alla sua moglie Trudie Styler, attrice, produttrice e ambasciatrice Unicef, dopo una lunga ricerca, alla fine degli anni Novanta hanno trovato, tra il Chianti e il Valdarno, la tenuta “Il Palagio”, acquistandola nel 1999 dal duca Simone Vincenzo Velluti Zati di San Clemente.

Situata sulle colline nelle vicinanze della suggestiva città medioevale di Figline Valdarno, a sud di Firenze – il luogo prescelto non è il tanto rinomato “Chiantishire”, ma una zona altrettanto bella, eppure molto meno conosciuta – la tenuta, che si estende per circa 360 ettari, comprende vari casali, una bellissima villa cinquecentesca, foreste e alcuni romantici laghi. Poco dopo l’acquisto, Sting e Trudy, coppia fissa da ben 22 anni e marito e moglie dal 2002, decisero di sostituire l’agricoltura convenzionale con quella organica, così dal 2000 l’azienda, che produce dell’ottimo olio extravergine di oliva, gustosi mieli e diversi tipi di vino, è certificata biologica. Sul sito ufficiale della tenuta, ormai diventata la residenza ufficiale della famosa coppia, tanto è l’amore di entrambi per questo territorio, si viene accolti con una cartolina che recita “Abbiamo passato molti anni finora lavorando per trasformare le nostre vigne e olivi, e molte milioni di api sono state al lavoro per produrre il nostro incredibile miele. Speriamo che tutti gli sforzi saranno ripagati e che i sapori vi delizieranno tanto quanto deliziano noi, la nostra famiglia e i nostri amici. Da Il Palagio – dalla nostra casa alla vostra. Sting e Trudie xx”. E ultimamente sono stati introdotti anche metodi biodinamici per assicurare che i prodotti dei campi siano il più possibile naturali e salutari. Attualmente si possono assaggiare sei vini della loro produzione, alcuni dei quali hanno nomi che ricordano anche la carriera artistica del cantante nei Police: dal “Sister Moon” (Sangiovese, Merlot, Cabernet Sauvignon), primo vino prodotto dalla tenuta, che aggiunge ai suoi molteplici aromi un tocco di liquirizia, al “Casino delle Vie” (Sangiovese, Canaiolo, Colorino e altri vitigni), che prende il nome dai uno dei casali della tenuta, al “When we dance” (Sangiovese, Canaiolo e Colorino) con gusto di fragola e iris, fino all’ultimo nato “Messagge in a bottle”, versatile e molto bevibile con un complesso aroma di ciliegia, more selvatiche e spezie, dedicato a una delle più celebri canzoni di Sting. Ma da quest’anno vengono prodotti anche il Bianco e il Rosato, entrambe dedicati a “Beppe”, il fattore che si occupa dei campi della tenuta da ben 59 anni. “Noi amiamo il vino e l’olio toscano e le cose buone che l’Italia offre – hanno spiegato Trudie e Sting, che vivono per parte dell’anno alla tenuta Il Palagio coi loro quattro figli – quando arrivammo qui pensammo di essere in paradiso, ci siamo innamorati di questo posto e ci siamo sentiti da subito molto ben accolti dalle persone che vivono qua”.