Dalla Penisola del Sinis, un omaggio contemporaneo alla tradizione vitivinicola sarda a base di Nieddera. Tre rosé, voce identitaria di un territorio che sa innovare senza perdere le radici
Il mondo del vino sta cambiando tonalità. Mentre il consumo globale rallenta, il rosé accelera: oggi rappresenta quasi il 10% della produzione mondiale di vino fermo, con oltre 21 milioni di ettolitri all’anno. Da semplice alternativa stagionale, è diventato un simbolo internazionale di freschezza, convivialità e stile. E l’Italia, con il 5% della produzione, gioca un ruolo sempre più centrale in questo scenario.
I rosè della Cantina Contini 1898 di Cabras, tra i principali produttori del genere in Sardegna, rappresentano tre interpretazioni diverse dello stesso territorio, tra freschezza, eleganza e finezza aromatica. Dal più immediato Nieddera Rosé, alla mineralità strutturata de I Giganti Rosa, fino alle bollicine raffinate dell’Attilio Rosé, questi vini condividono un elemento essenziale: il Nieddera, vitigno autoctono di antichissime origini, originario della Valle del Tirso, di cui Contini è oggi principale produttrice e custode storica.
Nieddera Rosé: Il Carattere Autentico della Valle del Tirso
Il Nieddera Rosé della Cantina Contini nasce dalla volontà di valorizzare uno dei vitigni più antichi e identitari della Sardegna: il Nieddera. Primo rosato prodotto dalla storica cantina di Cabras, questo IGT Valle del Tirso Rosato è ottenuto da uve Nieddera e vinificato interamente in acciaio, per esaltarne la freschezza, l’autenticità e il legame profondo con il territorio. Coltivato nella valle del fiume Tirso e nella penisola del Sinis, a pochi metri sul livello del mare, il Nieddera cresce su terreni sabbiosi, leggermente argillosi.
Il processo di vinificazione prevede una pigiadiraspatura seguita da una macerazione delle bucce per 12-24 ore, che conferisce al vino il suo caratteristico colore rosa carico luminoso con sfumature violacee. La fermentazione avviene a temperatura controllata (16-18°C) e l’affinamento si completa in acciaio per alcuni mesi.
Al naso, il Nieddera Rosé si distingue per finezza ed eleganza, accompagnate da note di frutta rossa come ciliegia e lampone, chiudendo su tocchi vegetali e salini. Al palato, offre un sorso vibrante e accattivante dove freschezza e sapidità creano un’ottima piacevolezza di beva con un finale persistente.
Servito fresco a 8-10°C, questo rosé è incredibilmente versatile a tavola: eccelle con salumi e formaggi freschi, ma trova il suo abbinamento ideale con i tagliolini all’astice, in un matrimonio perfetto tra terra e mare.
I Giganti Rosa: L’Eleganza delle Terre di Ossidiana
I Giganti Rosa è una delle ultime referenze della cantina, prodotta per la prima volta nel 2017, Rosato Tharros IGT è un blend raffinato di Cannonau e Nieddera, coltivati nelle Terre di Ossidiana e nella penisola del Sinis, fino a 100 metri sul livello del mare. I terreni, in parte alluvionali e sabbiosi, in parte di origine vulcanica, conferiscono al vino una mineralità distintiva.
La vinificazione è un processo meticoloso: dopo la pigiatura e una breve macerazione delle bucce (3-6 ore), i mosti vengono lavorati separatamente ma poi uniti per la fermentazione a basse temperature (16-18°C). L’affinamento avviene sui suoi lieviti, parte in barrique (10%) e parte in acciaio (90%) per almeno 6 mesi, seguiti da alcuni mesi in bottiglia.
Il risultato è un vino dal colore rosa tenue lucente con riflessi arancia, che al naso si rivela fine ed elegante, con tocchi di agrumi e note spiccate di lamponi e fragole, chiudendo su un finale minerale. Il sorso è fresco e deciso, di bella tensione, con ritorni agrumati e salini, buona persistenza e una chiusura finale equilibrata.
Servito a 10-12°C, “I Giganti Rosa” è il compagno ideale per antipasti, primi piatti, formaggi freschi, pesci e crostacei, dimostrandosi un vino estremamente versatile per le cene estive.
Attilio Rosé: Le Bollicine che Celebrano la Tradizione
L’Attilio Rosé è uno spumante prodotto esclusivamente da uve Nieddera, vitigno autoctono di antichissime origini. Coltivato nella valle del fiume Tirso e nella penisola del Sinis, su terreni alluvionali, sabbiosi e leggermente argillosi, il Nieddera per questo spumante proviene da impianti sia ad alberello di vigne adulte sia a spalliera.
La particolarità di questo vino risiede nel metodo di produzione: da una selezione speciale di uve Nieddera, attraverso una fermentazione naturale con metodo Martinotti, nasce uno spumante rosé elegante, caratterizzato da un perlage fine e persistente.
Il colore è un rosato tenue che si adagia su una delicata grana di bollicine. Al naso, intensità e finezza fanno da cornice a sensazioni inebrianti di fiori rosa e frutta rossa fresca. Al palato, il sorso è deciso e verticale, colpendo per la sua freschezza e sapidità.
L’Attilio Rosé, servito molto fresco a 4-6°C, è ottimo come aperitivo e trova un abbinamento perfetto con le fritture di pesce, esaltando le lunghe serate estive in riva al mare. Questo spumante è disponibile nel formato standard da 0,75 l e nella versione magnum da 1,5 l.
Il Segreto della Penisola del Sinis: Un Terroir Unico
Ciò che accomuna questi tre straordinari rosé è il terroir della penisola del Sinis e della valle del fiume Tirso. Qui, la vicinanza al mare, i terreni di diversa origine e il clima mediterraneo creano le condizioni ideali per la coltivazione di vitigni autoctoni come il Nieddera e tradizionali come il Cannonau.
I vigneti, allevati principalmente a spalliera con sistemi guyot e cordone speronato, e in alcuni casi anche ad alberello tradizionale, beneficiano della costante ventilazione marina che preserva la sanità delle uve e ne esalta gli aromi. La resa controllata è tra gli 80 e i 90 quintali per ettaro.
“Oggi i vini rosé non sono più considerati semplici alternative estive, – spiega Alessandro Contini, presidente della Cantina Contini - ma prodotti di eccellenza con una propria identità distintiva, capaci di soddisfare anche i palati più esigenti. Il loro equilibrio tra accessibilità e carattere li rende perfetti tanto per l’appassionato quanto per chi si avvicina per la prima volta al mondo del vino. Per noi il rosé non è mai stato una moda, ma un modo autentico di raccontare il nostro territorio. Ogni bottiglia nasce da una scelta precisa: rispettare le origini, valorizzare i vitigni autoctoni come il Nieddera e offrire un vino che sia al tempo stesso identitario, accessibile, talvolta sorprendente”