Vernaccia di Oristano DOC Riserva, edizione speciale a 100 anni dalla prima vendemmia

Pubblicato il 2 luglio 2025

“Un Cuore antico, una Nuova Casa”. Nata nel 1898 per intuizione del capostipite Salvatore Contini, la Cantina Contini 1898 è la prima e più antica cantina della Sardegna.

Nelle cantine, site lungo le sponde dello stagno di Cabras, riposano in botte – pazientemente e al buio – i vini Vernaccia di Oristano DOC e DOC Riserva in attesa di essere imbottigliati. Oggi l’azienda produce una gamma completa di vini, oltre 20 etichette tra rossi, bianchi, spumanti e rosé – tra cui il “Karmis” Bianco Isola dei Nuraghi IGT e l’Attilio, spumante metodo Charmat da uve Vernaccia – presente sia nei mercati nazionali che internazionali.

Dal 2022 – dopo un importante lavoro di restyling – è stato inaugurato lo spazio hospitality e multifunzionale, dedicato alle degustazioni, agli eventi e alla visita della Cantina, prenotabili direttamente dal sito: vinicontini.com La Contini 1898 si prepara a scrivere un nuovo capitolo dei suoi 127 anni di storia con lancio di un’edizione speciale, che celebra la centesima vendemmia della Vernaccia di Oristano DOC Riserva 1998.  Un viaggio nel tempo attraverso uno dei più preziosi tesori enologici della Sardegna, per l’occasione il restyling di due etichette della storica Cantina di Cabras. E per celebrare questo traguardo, la Vernaccia di Oristano DOC Riserva 1998, assieme all’Antico Gregori Vernaccia di Oristano DOC Riserva 1991 (quest’ultimo entrato nella selezione del 5StarWines -The Book 2026 con 94 punti a Vinitaly 2025), si presentano con un nuovo look che rende omaggio all’iconica etichetta del passato.

Gli appassionati potranno trovare – solo per quest’anno e nelle migliori enoteche – la Vernaccia di Oristano DOC Riserva 1998 in edizione limitata (2.400 bottiglie), impreziosita da un’etichetta commemorativa “100 anni di Contini” creata appositamente per l’occasione, oltre al restyling della bottiglia in una nuova veste che ne esalta l’eleganza senza tempo. Un tributo a 27 anni di paziente attesa e alla tradizione vitivinicola, che ha reso la Contini un punto di riferimento nel panorama enologico sardo.

“In ogni goccia si concentrano non solo oltre due decenni di attesa paziente, ma anche la passione e la dedizione di 4 generazioni della nostra famiglia, 100 vendemmie di Vernaccia — commenta Mauro Contini, vicepresidente della Cantina Contini e rappresentante della quarta generazione – così la Vernaccia di Oristano DOC porta la prima denominazione d’origine controllata riconosciuta in Sardegna, istituita nel 1971 e racconta la storia della nostra terra, il Sinis, e della nostra cantina. È un vero e proprio testimone del tempo: grazie ai ritrovamenti di vinaccioli, che gli studi archeobotanici attribuiscono a varietà a bacca bianca, nel sito archeologico di Sa Osa, nell’attuale Cabras, sappiamo che si coltivava la vite già tra il 1.300 e il 1.500 a.C., perciò risalenti all’epoca della civiltà nuragica.

Questo legame profondo col territorio emerge in ogni calice, ricordandoci quanto le sue radici siano antiche e intimamente connesse alla cultura locale”. L’”Antico Gregori” Vernaccia di Oristano Riserva DOC – il vino più premiato della Cantina Contini, “Platinum” per il The Wine Hunter Award e vino raro e da collezione secondo il Gambero Rosso, tra i numerosi riconoscimenti dell’anno – si rifà il look per la prima volta nella sua storia. Questo straordinario vino, che prende il nome dal “Gregori”, il tipico terreno magro e sabbioso della valle del Tirso, elettivo per il vitigno Vernaccia, presenta ora una nuova veste grafica. Il restyling dell’Antico Gregori 1991, insieme a quello della Riserva 1998, esalta l’identità storica della cantina Contini. Ispirato a un’etichetta del 1970, recupera illustrazioni originali e colori ocra, beige e marrone, reinterpretati con uno stile attuale. La finestra centrale raffigura “Su fassoi”, imbarcazione lacustre tradizionale dei pescatori, nella laguna di Cabras al tramonto, elemento iconico delle etichette fino al 2024. Le due bottiglie si distinguono fra loro per toni chiari nell’Antico Gregori 1991 e caldi nella Riserva 1998.

Un progetto che unisce passato e presente attraverso dettagli simbolici legati al territorio. Il design più raffinato e contemporaneo – a cura dell’agenzia pubblicitaria SEDPLUS – rispecchia la complessità e la ricchezza di questo vino straordinario, frutto di un processo produttivo rimasto immutato nei decenni: uve selezionate a mano dai vigneti storici, vinificazione secondo antichi metodi e lungo invecchiamento nelle leggendarie cantine di Cabras. Un omaggio alla tradizione che si proietta nel futuro, mantenendo intatto il carattere unico e inconfondibile che ha reso l’”Antico Gregori” un riferimento imprescindibile nel panorama enologico nazionale e internazionale.

La Vernaccia di Oristano rappresenta uno dei vini più antichi e preziosi della Sardegna, la cui produzione affonda le radici nell’epoca nuragica. La Cantina Contini, principale custode e produttore di questa tradizione, ha contribuito in modo determinante alla valorizzazione di questo patrimonio enologico. Il vitigno autoctono prospera nella penisola del Sinis, sulle sponde del Golfo di Oristano, in un territorio dove il clima mediterraneo si esprime con inverni miti ed estati calde e ventilate, perfettamente combinati con i terreni alluvionali, sabbiosi e leggermente argillosi della bassa valle del Tirso.

A pochi chilometri dalla costa, negli antichi vigneti, alcuni dei quali coltivati ad alberello, crescono le uve di Vernaccia, raccolte tra fine settembre e metà ottobre, quando raggiungono la perfetta maturazione e sono particolarmente ricche di zuccheri. Dopo una vinificazione rispettosa della tradizione con spremitura soffice e fermentazione a temperatura controllata, inizia il lungo e paziente percorso di invecchiamento. Ciò che rende la Vernaccia di Oristano DOC così straordinaria è il suo particolare metodo di affinamento. Nella bottaia della Cantina Contini le botti di rovere e castagno riposano pazientemente al buio, mantenute deliberatamente non completamente piene (scolme).